IL PRI BRINDISI SU UN CASO DI MALA-BUROCRAZIA: “ANCORA NON HA UN ALLOGGIO”

Comunicato Stampa Pri Brindisi

“Il 3 dicembre dello scorso anno avevo rivolto al Sindaco una interrogazione urgente per il caso del Signor GIMMI Cosimo.

Si tratta di un ex dipendente del Ministero della Difesa costretto su una sedia a rotelle e che da anni combatte una battaglia per avere un alloggio dignitoso e idoneo alle sue precarie condizioni di salute.

Finalmente sembrava che la sua situazione avesse trovato un rimedio, sia pure temporaneo. Un sogno che si avverava.

Il Signor GIMMI aveva avuto assegnato dal Commissario Prefettizio, in via provvisoria e per sei mesi, un alloggio sequestrato alla criminalità organizzata. Stante l’urgenza e le precarie condizioni economiche e di salute del Signor GIMMI alla deliberazione commissariale  era stata data immediata esecutività.

Tanto accadeva il 21 febbraio del 2018!

Purtroppo il Signor GIMMI non aveva fatto i conti con la burocrazia comunale che ha ritenuto l’immobile di dimensioni eccessive rispetto alla composizione del suo nucleo famigliare, disponendone la divisione.

In Consiglio Comunale mi era stato risposto dall’Assessore MASIELLO che la gara era stata svolta, i lavori erano stati assegnati e la ditta doveva solo consegnare la documentazione di rito per avviare finalmente i lavori.

Ad oltre un anno e mezzo dalla data in cui la Deliberazione del Commissario è stata adottata il Signor GIMMI non ha ancora potuto prendere possesso dell’alloggio che gli era stato assegnato: nulla si sa sulla esecuzione dei lavori di divisione dell’appartamento e sui tempi di consegna dell’immobile che, magari, come spesso accade, rischia nel frattempo di essere occupato abusivamente da altri nuclei famigliari bisognosi.

A nulla è servito anche un esposto presentato dal Signor GIMMI alla Procura della Repubblica per chiedere il rispetto delle proprie ragioni.

Ma la beffa è che il Signor GIMMI giorni addietro ha ricevuto una lettera con cui gli si comunica che l’assegnazione provvisoria dell’alloggio è stata prorogata al 31 maggio di quest’anno.

Il rischio, quindi, è che il Signor GIMMI perda ogni diritto sullalloggio senza mai aver avuto la possibilità di mettervi piede!

Mi sembra doveroso denunciare pubblicamente quanto accaduto per sottolineare la superficialità on cui si stà procedendo ad affrontare un problema gravissimo quale quello della emergenza abitativa.

Che dire: speriamo che qualcuno si decida finalmente a salvare il soldato GIMMI, prima che le cose prendano una piega irreparabile”.

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