IL “CANE INNAMORATO” E’ FINITO IN CANILE: PER LUI SI E’ MOBILITATO UN INTERO QUARTIERE

La sua Nikita, Rocky, Gino, Giulietta, e Desie piangono da quando gli “accalappiacani” della Asl sono andati a Sant’Elia a prelevarlo e portarlo in canile a Brindisi. Il cane innamorato, che ha commosso il web per la sua costanza nel corteggiare la bella Nikita sotto il balcone, è finito dietro le sbarre e da allora non fa che lamentarsi fino a perdere la voce. La segnalazione di qualcuno, che evidentemente non apprezzava la libertà di Schizzo, non ha permesso a questo cane e ai suoi amici a quattro zampe di avere una storia a lieto fine. Ma i volontari della Lepa e i cittadini del quartiere stanno combattendo per riaverlo e ieri si sono recati al Comune per chiedere il suo rilascio: di mezzo c’è anche un avvocato incaricato dalla presidentessa dell’associazione animalista che ha firmato una richiesta legale per la liberazione di Schizzo. Schizzo non era microcippato, ma non dava fastidio a nessuno, anzi a ben vedere dall’amore che i cittadini di Sant’Elia ci stanno mettendo per combattere questa battaglia, era la mascotte del rione e lo rivogliono a scorrazzare per le vie, pronti anche a una raccolta di firme. Intanto, dal canile fanno sapere che i veterinari della Asl, che hanno la competenza sul caso, stanno effettuando tutti i dovuti controlli, sia sulla sua salute che sulla eventualmente pericolosità, solo dopo Schizzo potrà essere microcippato su responsabilità di qualche volontario e rimesso in libertà per diventare finalmente a tutti gli effetti il cane di quartiere a Sant’Elia.

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