AnimaNera, frammenti d’Africa in poesia è il titolo della manifestazione che si terrà il 28 novembre alle ore 18.30 nella cripta della chiesa di santa Lucia a cura del club per l’UNESCO di Brindisi. L’incontro vuole mettere in luce, in tempi difficili e controversi per l’accoglienza e l’accettazione della diversità, un valore che lega popoli e culture aldilà di barriere e dogane, che libera dal bisogno di appartenenza coatta e da quello dell’ identità nazionale svincolata dallo scambio, e questo è il valore della poesia, universale chiave di lettura di tempi, uomini, passioni. Attraverso una breve carrellata di liriche, lette da fini dicitori, anime appassionate e sensibili intellettuali, l’Africa, proprio quella dei migranti, clandestini, rifugiati appare con un volto nuovo ed incredibilmente nudo. Tormenti carnali, paesaggi commoventi nella loro sfolgorante bellezza, grida d’aiuto, satira pungente contro i luoghi comuni, desiderio di libertà, ricordi di bambini felici sotto coltri di stelle, amori e ritorni negati, tutto questo è Africa. Lo spettatore, ascoltando brevi frammenti di liriche al suono del balafon toccherà con mano un sentire universale, un comune modo di guardare alla vita, che accoglie in un unico abbraccio chi, al mondo, va e chi viene. Per sottolineare l’umanità sottesa a scritti lontani dalla nostra cultura migliaia di chilometri vi sono quattro lettori che appartengono alla vita della città, che leggono e studiano per passione e per mestiere e che dimostreranno all’uditorio che i sentimenti che muovono il mondo, e che la poesia rappresenta, sono universali, riconosciuti e riconoscibili da tutti. Sarà una sorpresa capire con il cuore quello di cui i freddi mezzi di comunicazione ci privano, l’anima di un continente. Sarà una sorpresa riconoscerci nelle parole di un poeta nigeriano, ugandese, sudanese, senegalese, maliano. E maliano è il suonatore del balafon, uno strumento musicale dell’Africa occidentale sub sahariana, che ritmerà ed accompagnerà le letture.
