Il 18 febbraio Evento-Incontro di sensibilizzazione “Chi non gioca vince…”

Evento_Incontro di sensibilizzazione “Chi non gioca vince…” 18 febbraio 2025 Aula
Magna _Via Don Guanella, 2_Brindisi. Sessioni delle ore 11.00 e delle ore 16.00. Comunicato stampa.
I fattori di rischio per l’insorgere e lo sviluppo della ludopatia saranno esaminati durante le due sessioni di
lavoro (h. 11.00 e h. 16.00) del seminario “Chi non gioca vince…” che si terrà presso l’Aula Magna
dell’Istituto scrivente il 18 febbraio 2025.
La causa esatta della ludopatia al momento non è nota.
Si ritiene che l’insorgenza della dipendenza dal gioco d’azzardo patologico sia legata all’interazione sfavorevole di fattori
biologici, genetici e ambientali (in particolare, sul fronte relazionale, familiare, sociale, professionale).
Quel che, invece, appare certo è il ruolo promuovente di alcuni fattori di rischio.
I principali elementi che possono aumentare la probabilità di diventare giocatori “problematici” e/o patologici:
• la presenza di altre patologie o disturbi psichiatrici come ansia, depressione, disturbi di personalità (per esempio, disturbo
borderline), alcolismo o abuso di sostanze, disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività (ADHD) e comportamenti
compulsivi;
• la giovane età: la maggior parte dei giocatori problematici o patologici si colloca nella fascia d’età che intercorre tra
adolescenza e 50 anni;
• l’appartenenza al sesso maschile: gli uomini sono più propensi delle donne a giocare d’azzardo e a sviluppare dipendenza.
familiarità per gioco d’azzardo patologico o disturbi psichiatrici che aumentano la propensione ad assumere comportamenti
impulsivi/compulsivi;
• assunzione di farmaci (dopamino-agonisti) per la cura della malattia di Parkinson e della sindrome delle gambe senza riposo,
in presenza di una specifica predisposizione su base neurologica, non prevedibile a priori, a sviluppare questo effetto
collaterale;
• caratteristiche di personalità quali: spirito marcatamente competitivo, tendenza a lavorare molte ore al giorno senza averne
realmente bisogno né essere obbligato a farlo (workholism), irrequietezza/iperattività, tendenza ad annoiarsi in fretta;
• scarsa consapevolezza della dinamica e delle basi matematiche dei giochi d’azzardo, con conseguente sovrastima delle
probabilità individuali di vittoria e/o convinzione di poterle aumentare con strategie specifiche;
• esposizione a un’elevata offerta di possibilità di gioco e scommesse di soggetti sensibili o predisposti alla ludopatia, specie
se associata a messaggi fuorvianti in merito alle effettive possibilità di vittoria o comunque, più o meno velatamente, istiganti
a giocare in modo eccessivo.
Il Seminario, finalizzato alla sensibilizzazione approfondita e al dialogo plurale sulle tematiche inerenti alla ludopatia, aperto
alla partecipazione di Autorità Istituzionali, personale dirigente, docente, ata, alunni, associazioni, cittadinanza tutta ha il
fine di riflettere insieme sul valore del principio della tutela della salute inteso come ben-essere.

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