I SOCI DELLA COOPERATIVA OSA A MESAGNE PER L’APPROVAZIONE DEL BILANCIO – FOTO

“Nella Cooperativa Osa abbiamo uno scopo principale: la cura delle persone. È un livello di umanità diverso che ognuno di noi porta avanti nell’attività che fa ogni giorno. Perché puoi avere la competenza ma senza cuore non puoi assistere le persone”. Sono state queste le parole con cui il presidente di OSA, Giuseppe Milanese, ha aperto venerdì 9 giugno a Mesagne l’Assemblea Separata dei soci della Regione Puglia, l’ultimo appuntamento a livello territoriale prima dell’Assemblea Generale che si svolgerà a Roma il 27 giugno. Un incontro molto partecipato e vissuto come un importante e significativo momento di condivisione in occasione dell’approvazione del bilancio consuntivo del 2016. Il presidente Milanese in apertura ha ringraziato e salutato tutti i presenti (150 in tutto: 67 presenti e 83 in delegato) e si è soffermato sull’importanza delle Assemblee Separate che quest’anno sono per OSA, che ha ormai superato quota 3.000 soci, un luogo ufficiale di decisione.

“Osa è cresciuta molto negli ultimi anni – ha sottolineato il presidente –. Nata dall’azione di tre persone che avevano come obiettivo quello di creare uno spazio di libertà è diventata una delle realtà più grandi in Italia. Per questo vorrei che cresca l’idea che non ci sono padroni nella cooperativa, ma ognuno di noi è il padrone di questa realtà. Soci, lavoratori, soci sovventori, ospiti tutti si devono sentire parte di un unico progetto partecipativo e solidale – ha continuato -. Fare cooperativa è un modo diverso di fare impresa dove le persone sono al centro ed il capitale è utilizzato per la protezione dei necessari requisiti di soddisfazione dei bisogni dell’individuo”. In evidenza nei lavori assembleari la solidarietà tra le varie componenti del “sistema OSA”: management, lavoratori, assistiti, comunità locale, soci sovventori ognuno predisposto ad alimentare un circuito virtuoso di condivisione e di supporto all’altro.

Nell’Assemblea Separata di Mesagne i soci sovventori del territorio, presenti per la prima volta, hanno avuto modo di verificare in modo concreto la destinazione della sovvenzione erogata in sede di aumento di capitale. “I ricavi sono aumentati del 5 per cento – ha spiegato Flaviano Ponziani, Direttore amministrativo della Cooperativa – mentre abbiamo una differenza lorda tra costi e ricavi positiva. La cosa più importante è che ancora una volta siamo riusciti a creare nuova occupazione, crescendo in termini di soci e assistiti. Il dato più importante è il consolidamento del nostro patrimonio, oggi pari a 11,9 milioni di euro”. Numeri che fotografano un anno di lavoro, in cui OSA ha assistito a casa 43mila pazienti, prodotto quasi 2 milioni di ore di servizio e messo insieme 1 milione e 700 mila accessi. A Mesagne la Cooperativa sta concretizzando nuovi progetti di espansione. Presto verrà inaugurato un nuovo modulo abitativo nella Residenza su via Torre che produrrà occupazione e ospiterà circa 28 persone. Dopo l’approvazione all’unanimità del bilancio, i soci pugliesi hanno votato quali delegati a partecipare all’Assemblea di Roma la responsabile amministrativa della RSSA Mesagne, Mariella Iaia, e Nicola De Flandre, responsabile della Commessa di Foggia e capo area delle due comunità psichiatriche nel foggiano.

Nel corso dell’Assemblea Separata di Mesagne, il consigliere di amministrazione, Tommaso Vincenzo Milanese, ha raccontato il percorso che ha portato la Cooperativa ad aumentare il proprio capitale grazie alla sottoscrizione di quote da parte dei soci e successivamente ad emettere sul mercato un prestito obbligazionario di 10 milioni di euro. “OSA – ha affermato Tommaso Vincenzo Milanese – è la prima cooperativa quotata alla Borsa di Milano, e c’è grande soddisfazione perché abbiamo dimostrato agli investitori istituzionali che siamo in grado di scommettere su noi stessi e sul nostro lavoro”. Infine, il presidente Milanese ha poi voluto parlare delle prospettive e delle sfide che attendono la Cooperativa nella regione Puglia. “Stiamo lavorando per aprire nuove strutture a Brindisi e a Lecce, perché l’obiettivo è quello di aumentare le possibilità di lavoro dei soci pugliesi – ha sottolineato – lo sviluppo di una cooperativa non arricchisce il CdA ma chi ci lavora”.

La prima struttura che a breve aprirà i battenti è la casa per ferie Oasi Tabor di Nardò, nel leccese. Dopo i momenti istituzionali si è passati alle premiazioni: quella simpatica e bellissima riservata a Michele e Maurizio, due ospiti di Casa Melissa, a cui il CdA ha voluto consegnare un orologio e un paio di occhiali (i loro oggetti preferiti), e quella dedicata alla memoria di Vittorio Crisponi, compianto responsabile della Residenza Bellagio. “Ogni anno – ha dichiarato Milanese introducendo il premio – vogliamo ricordare Vittorio con questo riconoscimento attribuito a quei soci che si sono particolarmente distinti nel lavoro e che hanno mostrato grande senso d’appartenenza. Da quest’anno i vincitori saranno indicati da tutti i loro colleghi e non più dai propri responsabili, perché crediamo non ci sia cosa più bella che essere votati per il proprio lavoro dai colleghi”. I soci pugliesi – sia quelli di Mesagne sia quelli di Foggia – hanno deciso, dopo votazione e spoglio, di dividere il premio. In particolare, i soci di Mesagne lo utilizzeranno per le attività ludico ricreative per gli ospiti.

E poi come non ricordare il Premio Melissa Bassi, intitolato alla memoria della studentessa uccisa nell’omicidio alla scuola Morvillo – Falcone di Brindisi e figlia di Rita e Massimo, soci lavoratori della Residenza Mesagne, presenti all’evento assembleare. “Un premio con cui ogni anno intendiamo ricordare Melissa, a cui abbiamo intitolato anche la struttura che ospita i nostri ragazzi – ha ricordato Milanese – ogni anno la Cooperativa supporta i figli meritevoli dei nostri soci nel loro percorso universitario. È un riconoscimento al merito, all’impegno, allo studio ma anche al futuro”.

In chiusura l’ultimo omaggio alla platea: il videomessaggio che Papa Francesco ha diffuso in occasione del Ted 2017 di Vancouver. Un intervento, quello del Santo Padre che ruota intorno a cinque parole chiave: interdipendenza, solidarietà, umanità, tenerezza e potere. “Che cos’è la tenerezza? È un movimento che parte dal cuore e arriva agli occhi, alle orecchie, alle mani. La tenerezza è usare gli occhi per vedere l’altro, usare le orecchie per sentire l’altro. La tenerezza significa usare le mani e il cuore per accarezzare l’altro, per prendersi cura di lui”, dice il Papa nel video. “La speranza – è la chiosa del presidente di Milanese – è che ognuno di noi possa augurarsi di far parte di questa rivoluzione della tenerezza”.

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