“I PUSHER CHIAMATI PAPA’ FORNIVANO COCA AI 18ENNI DELLA SAN VITO BENE”. I DETTAGLI DELL’OPERAZIONE – INTERVISTA A TEN.COL. COLELLA

Erano giovani di buona famiglia e avevano instaurato un vero rapporto di “amicizia” e collaborazione con i loro pusher che nelle conversazioni via messaggio su Whatsapp chiamavano “papà” e gli mettevano in guardia quando vedevano un auto delle forze dell’ordine “attento ci sono i brutti”. “Hai una bustina di Oki”, “portami un gelato”, “dammi un bacio” così si scrivevano i codice per farsi intendere sulla droga che desideravano avere per trascorrere il weekend i giovani neo-diciottenni della San Vito bene, figli di imprenditori e professionisti. Erano già in 30 stati segnalati come assuntori, in 10 attraverso le intercettazioni hanno condotto all’arresto dei cinque spacciatori: Gianfranco Martino, Giuseppe Macchitella, Andrea De Palma, Cosimo Nigro, Noel Vergine, tutti di San Vito dei Normanni (Macchitella e  De Palma sconosciuti prima alla legge). Sono circa 1100 le cessioni accertate nei 6 mesi di indagine per un volume di affari di circa 150mila euro. Nascondevano la droga in vasetti delle conserve tra le pietre dei muretti a secco ed è lì che sono stati beccati in flagranza di reato Macchitella e De Palma mentre attendevano un acquirente. Dalle intercettazioni non sono emersi dettagli per risalire ai fornitori dei pusher.

https://www.facebook.com/BrindisiTime/videos/595641423959802/

 

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