In questi giorni come Uil Pensionati di Brindisi ” Stu Appia Antica”, il sindacato si aspettava qualcosa di più e, quindi, di non subire una seconda fase di pandemia stando insieme sia con i familiari sia con il proprio medico di fiducia. Oggi, però, il lockdown evoca un dramma socio-sanitario forse peggiore della prima fase. Il Covid-19, solo in nove mesi, ha mietuto in Italia migliaia di morti, di cui oltre il 75 per cento in Lombardia. Molte regioni sono purtroppo in zona rossa e arancione.
Siamo nella seconda decade del mese di novembre. Arriva il picco della stagione influenzale oltre il momento drammatico della pandemia, ma è pure l’avvio della stagione del freddo, delle piogge e forse anche della neve. In questi mesi le cliniche, le CUP e gli ambulatori traboccano di pazienti in attesa di visita. Noi vorremmo che il peso della sanità fosse più alleggerito e costruire un sistema sanitario futuro migliore per Brindisi, ma com’è possibile? Serve garantire tutela, equità, produttività senza creare allarme nelle case, nelle Rsa e scelte sbagliate nella sanità territoriale. È necessario permettere il massimo al medico di famiglia e al cittadino bisognoso di cure e di medicine.
Non vorremo vedere il cittadino o l’anziano fuori in strada infreddolito sotto la pioggia o la neve mentre attende la sua visita in clinica, in ambulatorio o nello studio del medico di famiglia.
Non ho nulla da rimproverare né agli ospedali né ai medici di base e neppure alle farmacie, però sarebbe opportuno rispettare la turnazione, almeno al coperto riparati dal freddo e dalla pioggia e in un locale riscaldato.
È evidente che i problemi sussistono, ma è meglio essere dignitosi verso la persona che chiede solo di essere curata. L’ammalato è una persona e rispetto a prima “Nulla è cambiato”. Solo che oggi quella persona ha bisogno di cure e di assistenza per guarire. Il rispetto è un diritto etico e quindi civile e universale.
Il futuro è nel rispetto della democrazia sanitaria che costruisca un sistema in grado di fornire assistenza sanitaria, legato alla persona che ha bisogno di medicina predittiva, la quale possa contribuire a ridurre i tempi di attesa e a migliorare i flussi di lavoro del personale.
È, quindi, non funzionale notare un cittadino costretto ad aspettare fuori nella strada sotto la pioggia, il suo turno in attesa di essere chiamato per prenotare una visita. Credo che bisognerebbe uscire dalla logica del non consenso, ma di accettare quelle attrattive perche quella persona è nostro figlio, o un parente caro di famiglia e che, quindi, è lì non per piacere, ma perché ha bisogno di cure o di prevenzione sanitaria.
La richiesta è di prevenire prima che il peggio possa accadere. Prestare attenzione, di conseguenza, è d’obbligo su ciò che possa accadere anche oggi negli ambulatori dei medici di famiglia soprattutto per la campagna sulla vaccinazione antinfluenzale in atto nel rispetto di rifuggire le resse e limitare il flusso di persone che possano sostare in ambienti chiusi.
La regione Puglia fino ad oggi ha somministrato ottanta mila dosi. Noi, però, siamo ben felici che questa Regione abbia programmato due milioni di dosi da somministrare: una quota maggiore in più rispetto alle 600 mila della campagna precedente. Ci auguriamo, quindi, che tutte le procedure di sicurezza possano essere reali anche negli ambienti piccoli che ospitano poche persone nell’ambulatorio.
La Uil pensionati di Brindisi “Stu Appia Antica” crede, ha fiducia nelle cure, rispetta e ringrazia il medico che in questo periodo di lockdowm supporta il malato con tutte le sue paure e incertezze, è a rischio di pandemia Covid-19.
La Uil pensionati di Brindisi “Stu Appia Antica” chiede, nel rispetto dei bisogni di assistenza e di cure che a un sistema sanitario che guardi al futuro in una rete di prossimità dei servizi socio assistenziali, possa essere accogliente, funzionale e di qualità.
Il sindacato immagina nella città di Brindisi, come in qualsiasi altro territorio, che il paziente malato non faccia più Viaggi della Speranza, code estenuanti nelle cliniche, liti agli sportelli o staffette per il biglietto del turno.
Il malato ha bisogno di una sanità che curi nel proprio territorio. Serve immaginare una realtà diversa per costruire un sistema di sanità per il futuro che sia un diritto etico e universale. È un sogno? È un desiderio utopico, ma la necessità è di crederci.
Il segretario della Uil Pensionati di Brindisi
Tindaro Giunta