Abbiamo tentato inutilmente di raccontarvi cosa sono venuti a dire agli amministratori brindisini i componenti della delegazione di Edison. L’argomento sul tappeto, come è noto, è particolarmente delicato, in quanto parliamo della realizzazione di un hub gasiero nel porto di Brindisi da realizzare proprio ad opera di Edison. A Palazzo di Città, però, ci è stato detto garbatamente che non solo non si poteva entrare, ma che non era possibile neanche scattare una foto da utilizzare a commento della notizia. Più tardi – a fine incontro – il sindaco Riccardo Rossi ha affermato che lui non avrebbe avuto problemi a far entrare la stampa, ma il divieto è partito proprio dalla delegazione di Edison. Anche lui, però, non ha voluto fare dichiarazioni ufficiali su quanto è emerso dall’incontro.
Per la cronaca, possiamo dire che il Comune di Brindisi era rappresentato dallo stesso primo cittadino, dagli assessore Dino Borri e Roberta Lopalco e dai dirigenti Corvace, Carrozzo e Lacinio.
Detto questo, però, non possiamo non dire come la pensiamo sull’argomento. A nostro parere il sindaco non avrebbe dovuto accettare di parlare a porte chiuse di un argomento così delicato. C’è un progetto da realizzare in città? E allora è giusto che ne siano al corrente intanto tutti i consiglieri comunali e poi stampa e quindi cittadini.
Del resto, è quello che in una veste differente (proprio da primo cittadino) feci con la delegazione di A2A. Chiesero un incontro e gli feci trovare tutti i capigruppo consiliari, la stampa e tanto di impianto di fonoregistrazione dell’incontro.
Certo, siamo in una fase preliminare, forse Edison non è neanche convinta di realizzare questa stazione di rifornimento proprio a Brindisi. Ma allora perché non farlo diventare un argomento di pubblica discussione?
Mimmo Consales