GUIDA IN STATO DI EBBREZZA E GUIDA SENZA PATENTE: DUE DENUNCIATI

I Carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni, a Carovigno, nell’ambito di un servizio per il controllo del territorio hanno deferito in stato di libertà un 32enne del luogo, per guida sotto l’influenza dell’alcol. L’uomo, nella tarda serata, nel corso di un posto di controllo alla circolazione stradale è stato sorpreso alla guida dell’autovettura Daewoo Matiz, di proprietà di un congiunto, in evidente stato di alterazione psicofisica dovuta all’assunzione di alcol. Sottoposto ad accertamento, è stato riscontrato positivo ad entrambe le prove con un tasso alcolemico pari a 1,19 e 1,26 G/L. La patente è stata ritirata e il veicolo affidato al proprietario. Per quanto riguarda la guida in stato di ebbrezza è l’art.186 del codice della strada: che punisce le condotte di chi guida in stato di ebbrezza alcolica. Le sanzioni, previste variano a seconda del tasso alcolemico riscontrato, vi sono infatti tre soglie: la prima per valori superiori a 0,5g/l e non superiori a 0,8g/l (grammi/litro) contempla una sanzione di natura amministrativa pecuniaria con la depenalizzazione dell’illecito; la seconda con un tasso alcolemico superiore a 0,8g/l e non superiore a 1,5g/l integra una contravvenzione punita con le pene congiunte dell’ammenda e dell’arresto; la terza con un tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l è punita con sanzioni congiunte dell’arresto e dell’ammenda comminate in misura maggiore rispetto alla seconda soglia. Alle sanzioni più afflittive previste dalla terza soglia si aggiunge la confisca obbligatoria del veicolo –salvo che non appartenga a terzi- e la revoca della patente di guida.

 

A Brindisi, invece, un 63enne del luogo, recidivo, è stato sorpreso alla guida dell’autovettura di un conoscente senza aver conseguito la patente, denunciato. Il veicolo è stato affidato al proprietario deferito per “incauto affidamento del veicolo”.

A Brindisi, i Carabinieri della Sezione Radiomobile, a conclusione degli accertamenti, hanno deferito in stato di libertà per “reiterazione nella guida senza patente” un 63enne del luogo. L’uomo è stato controllato alla guida di una Fiat 600 di proprietà di un conoscente, sprovvisto della patente di guida poiché revocata dalla Prefettura di Brindisi il 18 settembre 1995, ed era già stato contravvenzionato l’8 ottobre 2018 per la stessa violazione.

Nella situazione appena descritta la guida senza patente, la cui violazione costituisce un illecito depenalizzato, assume invece carattere penale, configurandosi quale autonoma fattispecie di reato alla quale si applica la pena dell’arresto sino ad un anno. È una delle due ipotesi dell’art. 116 del codice della strada che riveste carattere penale restando esclusa dalla depenalizzazione, poiché è stato accertato un comportamento recidivo nel biennio. In tutte le ipotesi che assumono carattere penale per la reiterazione dell’illecito depenalizzato, in luogo del fermo amministrativo del veicolo, solo nel caso in cui appartenga al contravventore, trova applicazione la sanzione accessoria della confisca, che è l’acquisizione coattiva da parte della pubblica amministrazione di determinati beni, nei confronti di chi ha commesso il reato, o che sono serviti, o furono destinati a commettere il reato. La seconda ipotesi dell’art. 116 che riveste carattere penale concerne la guida senza patente o con patente negata, sospesa o revocata a persona sottoposta con provvedimento definitivo a misura di prevenzione. Nell’ipotesi in cui il veicolo con cui è stato commesso il reato, non appartenga all’indagato, è affidato al proprietario che risponderà di “incauto affidamento”, poiché lo ha affidato o ne ha consentito la guida a persona che non ha conseguito la corrispondente patente di guida.

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