“Guerra e pace nella Divina Commedia”
Presso la Sala Gino Strada di Palazzo Granafei Nervegna, Brindisi, si è tenuto un incontro molto interessante sul tema:”Guerra e pace nella Divina Commedia”.
Le Letture Classensi costituiscono il fondamento dell’omaggio a Dante che Ravenna conferisce ogni anno, una tradizione di fama internazionale. La prof.ssa Teresa Nacci ha introdotto l’argomento della serata. Il prof. Vincenzo Paladino ha relazionato sulla tematica, riuscendo a suscitare interesse e curiosità nei presenti. Il tema è, senza dubbio, attuale sebbene con le opportune differenze. Dante ha affrontato argomenti che risultano veramente attuali anche ai nostri giorni, evidenziando così la sua capacità di “parlare” ancora adesso. Sicuramente un tema complesso perché bisogna capire cosa si intendesse per pace e guerra nel trecento. Certamente tutta l’opera di Dante parla di pace e in tutti i canti della Divina Commedia c’è un chiaro riferimento alla pace. Testimone della ferocia delle battaglie, dell’inutilità delle guerre e vittima, purtroppo, dell’odio fratricida, aveva maturato un anelito all’armonia e alla pace universale. Nel difficile periodo storico che stiamo vivendo, con le terribili guerre e l’odio tra i popoli, la lettura di Dante riesce ad appassionarci e ci porta a fare paragoni, a volte forse azzardati, fra i diversi tempi storici. La guerra segnò profondamente il poeta che parlò della sua esperienza di soldato anche nella Divina Commedia. Non soltanto poeta, letterato e uomo politico, ma anche combattente e uomo che non si tira mai indietro. Le letture sono state a cura di alcuni studenti del Liceo Classico “B. Marzolla”. Anna Consales