Presso la Biblioteca Comunale S. Morelli, Castello Dentice di Frasso di Carovigno, si è tenuto un incontro molto importante con Giovanni Impastato che ha presentato il suo libro:”Mio fratello. Tutta una vita con Peppino”. L’evento è stato organizzato dall’Associazione “Le Colonne”, il Comune di Carovigno e il Comitato Civico Salvatore Morelli. È la storia di Peppino Impastato ucciso dalla mafia e destinato a diventare il più contagioso degli attivisti della lotta antimafia. Nato a Cinisi il 5 gennaio 1948, è stato un giornalista, conduttore radiofonico e attivista, membro di Democrazia Proletaria e noto per le sue denunce contro le attività di cosa nostra. Una famiglia di agricoltori, il padre Luigi era stato inviato al confino durante il periodo fascista e suo cognato, Cesare Manzella, ucciso in un attentato, era il capomafia del paese. In questa famiglia nasce Peppino e dopo cinque anni, Giovanni a cui era stato dato lo stesso nome di un altro fratello, morto piccolissimo. Peppino fu assassinato il 9 maggio 1978, picchiato a morte e fatto saltare in aria con sei chili di tritolo, lo stesso giorno in cui fu ucciso Aldo Moro e, forse, proprio per questa triste fatalità, la sua morte non ebbe la dovuta attenzione. Il suo corpo venne ritrovato in brandelli vicino ai binari della ferrovia Palermo-Trapani e, per molto tempo, si è sostenuto che fosse morto mentre preparava un attentato, scartando la pista mafiosa. Soltanto nel 2002 si arrivò, finalmente, alla condanna all’ergastolo del capomafia Gaetano Badalamenti per l’omicidio. Il 9 maggio è una data importante perché si celebra il giorno della Memoria delle vittime del terrorismo e delle stragi, ricorrenza della Repubblica Italiana istituita con la legge 4 maggio 2007 n. 56. Dopo i saluti del Sindaco di Carovigno Massimo Lanzilotti, sono intervenute: Anna Cinti, Presidente Associazione “Le Colonne”, Primarosa Saponaro, portavoce del Comitato Civico Salvatore Morelli di Carovigno e Sabrina Franco, Assessore alla Cultura. Ha coordinato l’incontro Vito Uggenti, Comitato Civico Salvatore Morelli di Carovigno. Durante l’incontro sono state proposte alcune immagini dal film “I Cento passi”, la biografia del giovane Peppino e il titolo sta ad indicare la distanza tra l’abitazione della famiglia Impastato e la casa del boss mafioso Gaetano Badalamenti. Inoltre, al termine, è stato consegnato a Giovanni Impastato il libro del prof. Nicola Terraciano, una ristampa degli scritti di Salvatore Morelli, pubblicato da poco. Una serata molto coinvolgente, un’occasione unica per approfondire la cultura della legalità per il bene comune. Anna Consales