GIOVANI DEMOCRATICI E FEDERAZIONE DEGLI STUDENTI: SICUREZZA NEI PARCHI URBANI SIA IMPEGNO COMUNE DI TUTTI

Ecco il documento:

Entrando a Brindisi dal conosciuto “Incrocio della Morte” sulla via Appia guardando sulla sinistra, proprio di fronte al nuovo LIDL, c’è un parco, il parco del Cesare Braico, dove al suo interno è presente la struttura dell’istituto alberghiero I.P.S.S.E.O.A. “Sandro Pertini”.

Di giorno questo parco è frequentato dai ragazzi che di consueto alle ore 8:00 entrano nell’istituto per frequentare le lezioni o altri cittadini lo frequentano per svolgere attività fisica. Perché tutta questa introduzione? Ecco la sera questo parco diventa un luogo cupo, privo di illuminazione, aperto a tutti e di conseguenza molto pericoloso. Ma perché di tanto in tanto dobbiamo leggere sui giornali che in questo parco accadono fatti spiacevoli come di recente la violenza che è avvenuta proprio di sera?

Come non far accadere nuovamente fatti di questo tipo?

Domande che sono state fatte da parecchi cittadini, ma che le autorità competenti non prendono assolutamente in considerazione se non “cambiare” gli alberi quando non era assolutamente necessario? D’altronde alberi di Pino che rovinano soltanto i marciapiedi a causa delle radici.

Ecco preveniamo questo!

Telecamere, illuminazione, riqualificazione del parco, potatura degli alberi, vigilanza, pulizia, controllo, sono tutte le basi per garantire sicurezza e autonomia al cittadino, rendendo anche ma soprattutto “l’entrata” di Brindisi molto più presentabile agli occhi di tutti, non solo agli studenti e cittadini che vogliono mantenersi in forma ma anche a chi viene da fuori.

Tale discorso, ovviamente deve essere fatto per i restanti parchi urbani della nostra città, importanti polmoni verdi che però vengono lasciati in mano ai vandali, occorre oltre che l’impegno delle istituzioni competenti anche l’impegno dei cittadini ed il richiamo al proprio senso civico e di responsabilità collettiva.

Tutti noi abbiamo il diritto e dovere di preservare i Beni Comuni ed ognuno di noi si deve fare “difensore civico” delle strutture comuni, informando tempestivamente le autorità competenti di fenomeni di vandalismo, di problematicità delle strutture o presentando con associazioni o gruppi di cittadini-attivi progetti per il recupero ed il decoro di determinate aree urbane.

 

Antonio Melcore, Giovani Democratici 

Francesco Mauro, Federazione degli Studenti 

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