GIORNATE EUROPEE DEL PATRIMONIO: GLI SPAGNOLI

 

Ieri, alle ore 18, presso il Museo Diocesano ” G. Tarantini” in Piazza Santa Teresa, è stata organizzata una visita guidata sul tema: ” Labor Omnia vincit”, Le famiglie spagnole a Brindisi dal XVI al XIX secolo: “I Titi” . Era presente la famiglia Titi al completo, una delle prime famiglie spagnole brindisine che, per l’ occasione, ha concesso in mostra il Libro di bordo del 1858, del loro primo Brick Schooner ” L’ Angioletto” , dal quale risultano gli scambi commerciali e la vitalità del porto di Brindisi fino al XIX secolo. Molto interessante l’ intervento della dott. Katiuscia Di Rocco, direttore presso la Biblioteca Pubblica Arcivescovile ” A. De Leo” di Brindisi. Gli Spagnoli arrivarono a Brindisi nel 500, per volere di Carlo V. Rimasero fino al 1715 , fino all’ arrivo degli Austriaci che pretendevano che tutti i soldati spagnoli dovessero accettare di sottomersi al loro governo. Ma così non avvenne. Gli Spagnoli si erano creati, ormai, delle famiglie. Tantissimi sono i cognomi brindisini che hanno una evidente provenienza spagnola. Katiuscia, poi, ha continuato con tante informazioni preziose. Tutti i presenti sono apparsi interessati e curiosi.
È intervenuto, poi, Teo Titi, noto imprenditore portuale, sempre in prima linea quando c’ è da lottare per l’ identità del nostro porto. Il nonno Teodoro è stato il primo presidente dell’ autorità portuale. Teo Titi incita a combattere per il porto di Brindisi, così come hanno sempre fatto i suoi antenati, lui stesso non ha timori reverenziali nei confronti di nessuno. Bisogna mantenere il legame con il passato, con quello che è stato fatto dalla sua famiglia, prima di tutto, lui ci riesce benissimo. Parla dei problemi che sta attraversando Brindisi, soprattutto il porto. Si devono superare le polemiche e pensare ad andare avanti, il porto di Brindisi è meraviglioso e può crescere. Parla, poi, degli ” stranieri” che sono stati chiamati a seguire le vicende del porto, persone che non hanno un vero legame con la città, che svolgono soltanto un lavoro, superficialmente. Il messaggio di Titi è positivo, pieno di speranze e progetti. La serata è proseguita con una visita guidata nel ” prezioso” museo. Anna Consales

Condividi questo articolo:
Share on facebook
Share on twitter
Share on telegram
Share on whatsapp
no_fumo_torchiarolo

what you need to know

in your inbox every morning