Colori, suoni e tanta allegria questa mattina in Piazza della Vittoria, a Brindisi, per le celebrazioni della Giornata mondiale delle Nazioni Unite, dedicate, quest’anno, al tema Potential for diversity, ovvero come rendere la diversità una ricchezza. A organizzare l’evento sono stati la Base di Pronto Intervento Umanitario (UNHRD) e il Global Service Center (UNGSC), due importanti realtà del sistema dell’ONU con sede sul territorio brindisino, insieme al Comune di Brindisi.
A trasformare le celebrazioni in una festa di piazza, con il coinvolgimento della cittadinanza, ci hanno pensato gli studenti del Liceo artistico e musicale E. Simone – G. Durano e di altri istituti scolastici, impegnati nella creazione di tre grandi murales sotto la guida attenta dell’artista muralista Eduardo “Mono” Carrasco, esule cileno dai tempi della dittatura di Pinochet, che in Italia e in Europa ha dipinto centinaia di murales, sui muri delle città, nelle scuole, in piccoli e grandi borghi.
“L’arte è un linguaggio universale che mette in comunicazione popoli e sensibilità diversi. Mi piace immaginare che la mia pittura viva dello stesso spirito che anima questa giornata delle Nazioni Unite”, ha ricordato Mono Carrasco, con un entusiasmo che ha contagiato i suoi giovani apprendisti-aiutanti.
I tre murales che, dopo ore di lavoro, hanno colorato di mille tonalità la piazza della Vittoria avranno tre diverse collocazioni; uno andrà ad “arredare” la Base di Pronto Intervento Umanitario delle Nazioni Unite (UNHRD), il secondo avrà come destinazione il Global Service Center (UNGSC) e il terzo verrà donato alla Città di Brindisi, consegnato simbolicamente dalle due Basi ONU, questa mattina, al Commissario Prefettizio Santi Giuffrè, intervenuto a conclusione dei lavori per portare il saluto della città e dare anch’egli una pennellata ai murales “partecipativi”.
Nel corso dell’evento, che ha voluto celebrare il ruolo delle Nazioni Unite in campo umanitario e per il mantenimento della pace, hanno preso la parola la manager della Base di Pronto Intervento Umanitario delle Nazioni Unite (UNHRD) Marta Laurienzo e, in rappresentanza del direttore di UNGSC, Cristina Gavazzo.
“Abbiamo voluto festeggiare con la cittadinanza la giornata delle Nazioni Unite per testimoniare il profondo legame che ci unisce alla città. E ci piace farlo con i giovani con cui vogliamo condividere la necessità di lavorare assieme per una vera agenda per lo sviluppo” ha detto Marta Laurienzo, manager di UNHRD ricordando il fondamentale ruolo che svolge la Base di Pronto Intervento Umanitario delle Nazioni Unite, gestita dal World Food Programme, per conto di 86 partner nazionali e internazionali, tra governi e organizzazioni non governative. Da essa, infatti, partono gli aiuti umanitari nelle prime ore di un’emergenza. Nei suoi magazzini sono conservati medicinali, coperte, tende, generatori, purificatori per l’acqua e tutto ciò che serve ad assistere chi vive in una situazione di emergenza umanitaria.
Il ruolo fondamentale svolto dalle Nazioni Unite nelle attività di peacekeeping ce lo ricorda il Global Service Center che, attraverso l’offerta di un’ampia gamma di servizi tecnologici, logistici, ambientali, ingegneristici, fornisce quel supporto anche nel campo della formazione e prevenzione, alle Missioni ONU in tutto il mondo.
“Oggi più che mai il mondo ha bisogno delle Nazioni Unite” ha dichiarato Cristina Gavazzo di UNGSC e, ricordando le parole del Segretario Generale ONU Antonio Guterres nel suo messaggio per la Giornata mondiale delle Nazioni Unite, ha sottolineato come “diritti umani e dignità consentono di costruire un mondo pacifico. Tutti assieme, trasformiamo questa visione in realtà”.
A concludere i lavori in Piazza della Vittoria, il commissario Prefettizio Santi Giuffrè, che ha ricordato come “ospitare le due Basi ONU, per Brindisi significa proiettarsi sullo scenario internazionale valorizzando la sua vocazione di città di pace e solidarietà”.
Nell’improvvisato atelier d’arte a cielo aperto in cui è stata trasformata piazza della Vittoria uno spazio è stato destinato dalle due Basi ONU anche all’esposizione di oggetti e prototipi di progetti che servono a illustrare il loro lavoro in campo umanitario e per le missioni di pace. Pentole, coperte, tende per immagazzinare gli aiuti sono tra gli oggetti più usati negli interventi umanitari. Esposti anche alcuni prototipi del Lab, un laboratorio di ricerca e sperimentazione presso UNHRD che lavora per migliorare la risposta alle crisi umanitarie. Ed ecco in mostra la lampada gravitazionale che si accende con l’energia cinetica, la pentola che riscalda e cuoce con l’energia solare, o lo speciale contenitore per il trasporto del cibo che, grazie a un particolare rivestimento termico, mantiene le proprietà nutrizionali senza bisogno di energia. Accanto ad essi, il display fotografico del Global Service Center.