Il Sindacato Cobas e l’Amministrazione Comunale di San Vito dei Normanni avevano condiviso nelle settimane scorse la proposta di un tavolo tecnico da avanzare alla Prefettura di Brindisi per tentare di trovare una soluzione ai mancati pagamenti da gennaio agli operatori delle strutture per minori migranti non accompagnati , gestite dalla cooperativa Giocartacli, e a salvare 16 posti di lavoro.
Il tavolo è stato convocato per Martedì 3 Luglio alle ore 11,00 presso la Prefettura di Brindisi e vedrà riuniti i 2 Sindaci dell’ambito Brindisi – San Vito dei Normanni , Mimmo Conte e Riccardo Rossi , il Sindacato Cobas e la cooperativa Giocartacli.
Il Sindacato Cobas pone particolare importanza a questo incontro perché da una parte serve a chiarire che la cooperativa Giocartacli di soldi ne ha presi e tanti , dall’altra a costruire un percorso condiviso dalle 2 Amministrazioni rivolto a salvare 16 posti di lavoro .
Disperdere queste professionalità dopo anni di attività sul campo sarebbe un grande danno per un territorio come quello di San Vito dei Normanni che sta cercando faticosamente da anni di fare della inclusione sociale e della integrazione le parole chiave delle sue attività.
Un danno enorme per i giovani utenti delle strutture seguiti diligentemente dagli operatori nonostante il mancato pagamento degli , giovani che vedrebbero interrotto il loro percorso di inclusione e integrazione .
Per noi deve essere la occasione per chiudere il capitolo Giocartacli con le sue bugie ed aprirne quindi un altro completamente nuovo.
Sentiremo direttamente dalla viva voce della Amministrazione Comunale di Brindisi che a nome dell’Ambito Brindisi-San Vito ha effettuato i pagamenti alla cooperativa Giocartacli .
Questa vertenza si colloca in un momento particolare dove si contano a migliaia le vittime nel Mar Mediterraneo e la migliore risposta alle politiche sbagliate sulla immigrazione è quella di costruire percorsi reali di solidarietà sui territori.
I nostri nemici non sono i migranti ma chi realizza guerre umanitarie , come nel caso della Libia , per continuare a depredare risorse e materie prime .
Chi arriva sulle nostre coste è il risultato delle loro politiche economiche e guerrafondaie.
Salviamo gli utenti delle strutture di San Vito dei Normanni e la professionalità dei lavoratori impegnati.