GASDOTTO DI BRINDISI: BOZZETTI (M5S) EVIDENZIA LE RESPONSABILITÀ DELLA REGIONE

Gasdotto a Brindisi. La Regione lo scopre tardi: al MISE avevano contatti errati. Bozzetti (M5S): “Emiliano pubblichi numero di Santorsola”

“Senza la nostra interrogazione, il Governo regionale non avrebbe nemmeno saputo dell’inserimento nella rete nazionale dei gasdotti del progetto del gasdotto Eagle LNG. Siamo alla sagra dell’assurdo.” lo denuncia il consigliere regionale M5S Gianluca Bozzetti commentando la risposta dell’assessore Santorsola ad una interrogazione presentata dallo stesso consigliere brindisino in merito all’Inclusione del gasdotto Eagle LNG, in progetto tra l’Albania e L’Italia, nella Rete Nazionale dei Gasdotti.

Nella risposta l’assessore ha evidenziato  come non ci sia stato un coinvolgimento appropriato da parte del MISE in relazione a detto elenco “a causa di riferimenti obsoleti o errati per la trasmissione”.

Affermazioni gravissime secondo Bozzetti: “Ci si è accorti solo dopo due anni che al Ministero dello Sviluppo Economico non avessero contatti aggiornati dell’assessorato regionale all’Ambiente? Dovremmo chiedere al Presidente Emiliano di scrivere sui social anche il numero dell’assessore Santorsola, magari in questo modo si scongiurerebbe il rischio di avere tre gasdotti in Puglia senza che nessuno in Regione ne sia stato informato.”

Nella risposta si specifica poi che i gasdotti TAP ed Eagle LNG “non possono che intendersi in chiave alternativa piuttosto che additiva/cumulativa” ma che in astratto, l’opzione di un interconnector quale appunto sarebbe l’Eagle, potrebbe risultare “preferibile rispetto ai competitor”.

“Non si tratta di preferire un gasdotto ad un altro – prosegue Bozzetti – lo ribadiamo con forza, l’unica battaglia sensata che la Regione Puglia deve portare avanti è quella di non far arrivare alcun gasdotto sulle nostre coste. L’Italia non ne ha bisogno, la Puglia non ne ha bisogno. Auspichiamo, quindi, che l’assessorato all’Ambiente e il presidente Emiliano sulla questione diano delle direttive precise anche per il futuro, così da evitare brutte sorprese ai pugliesi. Ci auguriamo dunque – conclude – che adesso la Regione prenda una posizione, dal momento che la parte procedimentale è ancora in una fase embrionale e agisca in tutte le sedi opportune. Non si ripetano gli errori macroscopici dovuti a superficialità, disinteresse e lassismo che oggi stanno condannando la nostra regione a dover fare i conti con il gasdotto TAP”.

 

 

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