Alla luce delle attuali condizioni geopolitiche e delle recenti crisi energetiche, è
imperativo che il governo riconsideri le tempistiche del phase-out del carbone. La
flessibilità in questo ambito è cruciale per evitare ripercussioni negative
sull’economia e per garantire la sicurezza energetica del paese. In Europa, ogni
paese sta adottando misure strategiche per tutelarsi contro le incertezze
energetiche, posticipando o modificando i loro piani di abbandono del carbone per
mantenere una rete energetica stabile e sicura. L’Italia deve fare lo stesso,
considerando un’estensione delle scadenze per l’abbandono del carbone per
consentire una transizione più graduale e sostenibile. Questo approccio pragmatico,
già supportato da molte istituzioni economiche e sociali, e più volte sollecitato dal
segretario generale della CISL Taranto-Brindisi, Gianfranco Solazzo, è
fondamentale per evitare una crisi energetica e proteggere il nostro tessuto
industriale. Abbandonare ideologie e ritrovare buonsenso, porterà a cancellare
scadenze ridicole e pericolose ed a lavorare con sicurezza verso una transizione
credibile e praticabile.
Il Paese che più dipende dall’estero, il nostro, fissa date ravvicinate più di ogni altro
(è il caso dei tempi di abbandono del carbone), aumenta per questo i costi di
produzione e crea problemi di sicurezza per rincorrere date vissute come dogmi,
mentre il modo dell’energia pullula di nuove idee e sviluppi tecnologici e vive
modifiche di quadro politico in cui l’incertezza e l’insicurezza dominano la scena.
La Richiesta di Terna: Nuove Aste per il Capacity Market
Terna ha recentemente evidenziato la necessità di nuove aste per 65 gigawatt di
capacità, un passo essenziale per assicurare la sicurezza energetica del paese.
Questo sviluppo apre significative opportunità per Brindisi, in particolare con il
potenziale rilancio della Centrale ENEL, che può diventare un polo di energia
rinnovabile e innovazione tecnologica.
Il progetto di un nuovo impianto a ciclo combinato, già autorizzato in passato,
deve essere ripreso. Questo impianto garantirà la sicurezza della disponibilità
energetica, rispondendo alle richieste di picco senza interferire con il processo di
smantellamento e bonifica dei vecchi impianti a carbone.
Una Visione Realistica per la Transizione Energetica
Negli ultimi mesi, il dibattito sulla transizione energetica e sul futuro industriale di
Brindisi ha raggiunto un punto cruciale. Le sfide attuali richiedono un approccio
pragmatico e realistico per garantire non solo la sostenibilità energetica, ma anche
la stabilità economica e occupazionale della nostra regione.
Un Piano Integrato per il Futuro Energetico di Brindisi
È fondamentale avviare un dialogo strutturato con le parti sociali per confermare
gli investimenti nei settori dell’idrogeno verde, dell’accumulo di energia e della
produzione di energia rinnovabile. La creazione di una “Cabina di Regia” sarà
essenziale per coordinare questi sforzi e garantire una transizione energetica
efficace e inclusiva.
IN CONCLUSIONE
Invitiamo il governo e le autorità locali a considerare seriamente queste
proposte, adottando un Piano Integrato di Interventi che possa soddisfare
le esigenze energetiche e occupazionali di Brindisi. Solo attraverso un
impegno condiviso e una visione strategica sarà possibile garantire un
futuro prospero e sostenibile per la nostra comunità.
LA SEGRETERIA TERRITORIALE
Ugo Galiano
LA RAPPRESENTANZA
SINDACALE UNITARIA RSU/RLS
Fabio Lomartire