Il Partito Democratico prende atto con profondo rammarico ed esprime vicinanza e solidarietà ai circa cento dipendenti, tra impiegati, operai e cosiddetti padroncini, metà dei quali operanti presso la sede legale di contrada Capitolo a Francavilla Fontana, licenziati dalla società MagrìArreda che ha ufficialmente chiuso i propri punti vendita dislocati in diverse regioni d’Italia, negandosi al confronto in precedenza convocato dalle organizzazioni sindacali territoriali e nazionali presso il Ministero dello Sviluppo Economico.
La città, a pochissimi mesi dalla chiusura di Mercatone Uno, di cui è stata chiesta la proroga del programma di cessione in vista di un nuovo bando per la vendita degli asset, pare di fatto interessata da una sorta di desertificazione in un settore finora particolarmente fiorente, che l’ha resa attrattiva nel contesto interprovinciale e persino pugliese dal punto di vista commerciale, come pure occasione di occupazione aggiuntiva, di ricadute economiche e sociali assai significative.
Anche per tutto questo il Partito Democratico continua a considerare la vertenza- MagrìArreda non già dinamica riservata all’esclusivo rapporto Azienda-dipendenti e ancor meno Azienda-consumatori che avevano attivato finanziamenti e versato anticipi per l’acquisto di mobili, né pensa che gli attuali pubblici Amministratori di Francavilla Fontana debbano fare discrimine tra vertenze e lavoratori di serie A e di serie B.
E’ per tali ragioni che il Partito Democratico chiede al Sindaco Antonello Denuzzo di fare propri ufficialmente i termini dell’intera vicenda e di attivare, con atti di Giunta o di Consiglio comunale proposte immediate, sollecitando la Prefettura di Brindisi, la Regione Puglia e il Mise ad assumere, insieme con le Organizzazioni sindacali, ogni iniziativa utile a non lasciare soli i lavoratori interessati con le rispettive famiglie ma ammettendoli a tutti loro i benefici previsti da Leggi e DAI contratti collettivi di lavoro.
