FRANCAVILLA FONTANA, ROTAZIONE DIRIGENTI, CURTO: “SUL DOTT. FALCO OGGETTIVE RESPONSABILITA’ POLITICHE”
Con Deliberazione n. 303 del 22-10-2020 la Giunta Comunale di Francavilla Fontana, recante quale oggetto il “Riassetto delle competenze e rotazione degli organi dirigenziali” ha sostanzialmente rimosso il Dott. Gabriele Falco dall’incarico di direzione dell’Area II, assegnandolo a diverse funzioni.
Le premesse di detta Deliberazione poggiano su motivazioni tecnicamente ineccepibili, quanto sostanzialmente fragili.
In estrema sintesi, si sarebbe addivenuti a tale decisione perché l’affidamento al Segretario Generale dell’Area Socio-Assistenziale non può che avere carattere transitorio; perché le funzioni di tale dirigente meritavano di essere valorizzate in virtù di attribuzione dell’incarico di Responsabile della Prevenzione della Corruzione; perché la 190/2012 impone la rotazione dei dirigenti nei settori particolarmente esposti alla corruzione.
Fin qui nulla di eccezionale se non fosse che tale atto segue di poche settimane un j’accuse violentissimo portato nel corso di una seduta di Consiglio comunale all’indirizzo del dott. Falco non tanto dalla opposizione (esiste ancora l’opposizione a Palazzo Imperiali?) ma proprio dai banchi della maggioranza.
Orbene, che una rotazione negli incarichi dirigenziali fosse doverosa e necessaria lo diciamo, inascoltati, da troppo tempo; che il dott. Falco di “leggerezze” (eufemismo assolutamente doveroso…) ne avesse collezionate sin troppe era, come sul dirsi “in re ipsa”; che consequenzialmente proprio il dirigente neretino dovesse essere il primo ad essere “arrotato” costituiva una delle poche certezze insieme alla recrudescenza del Covid 19.
Quindi, alla luce della sin troppo attesa deliberazione può ben dirsi che tutto è risolto? Per gli altri forse sì. Per chi scrive, no, per due ordini di motivi.
Il primo. Se la sostanziale rimozione del citato dirigente è avvenuta a causa delle sue ripetute leggerezze, ebbene c’è una gigantesca e oggettiva responsabilità politica nell’avere adottato il provvedimento di cui si discute con enorme ritardo.
Il secondo. Poiché non apparteniamo al club degli smemorati di Collegno, e ancora ricordiamo ciò che fu detto al suo indirizzo in Consiglio Comunale, ci permettiamo di chiedere (ovviamente senza pretendere risposta) se sulla vicenda l’UPD (Ufficio dei Procedimenti Disciplinari) ritenne di avviare approfondimenti.
Avv. Euprepio Curto