No alla scuola del libro “Cuore”
La Collettiva TFQ di Brindisi sostiene convintamente la protesta dei genitori di alunne e alunni del terzo istituto comprensivo “De Amicis – San Francesco” di Francavilla Fontana, contro la decisione della preside di imporre divisa maschile e divisa femminile, pantaloni e cravatta per i maschi, gonna e collant per le femmine.
Le scelte della preside rimarcano stereotipi sui ruoli di genere che rispondono “rigidamente” a norme e credenze sociali e culturali atte a definire quali comportamenti si adattano “meglio” a ruoli maschili o femminili, ledendo, di fatto, l’autodeterminazione o la libera espressione di chi non vuole essere “incastrat*” severamente in una logica binaria maschile/femminile.
La scuola pubblica è laica , plurale, di tutt* e non deve mortificare alcuna espressione del sè.
Inoltre, le divise proposte dalla professoressa Adelaide D’Amelia, così come dichiarato da molti genitori , risultano essere costose (il costo si aggira intorno a 35 euro, a questa somma bisogna aggiungere altre 20 euro per il maglioncino invernale) e non tengono conto del periodo di crisi economica dovuto alla pandemia da Covid-19 che ancora non si è concluso .
La scuola pubblica deve superare le difficoltà e colmare le diseguaglianze economiche.
Pertanto, la Collettiva TFQ di Brindisi si schiera a favore delle legittime rimostranze dei genitori degli alunni e delle alunne del comprensorio “De Amicis – San Francesco” di Francavilla Fontana contro la scelta di imporre divise costose, scomode e discriminanti.
La scuola pubblica , per ripartire, deve guardare oltre alla pandemia e ai limiti, essere inclusiva, garantire il diritto allo studio e soprattutto essere presidio contro razzismo, omolesbobitransfobia e disuguaglianze di genere.
La Collettiva TFQ di Brindisi