FORZA ITALIA SULL’AUMENTO DELLA TARI: “IL SINDACO VUOLE METTERE IN GINOCCHIO LE AZIENDE”

Conferenza stampa nel pomeriggio, presso il Salone di Rappresentanza del Comune, del coordinamento cittadino di Forza Italia per porre in evidenza l’elevata tassazione in materia di rifiuti (Tari) che le aziende della zona industriale devono sopportare su decisione del Comune. I vertici di Forza Italia chiedono al sindaco Riccardo Rossi di non prevedere, come si sta decidendo, un aumento della Tari, altrimenti non si favorira’ il sorgere di imprese e l’impulso all’occupazione. Sono intervenuti la segretaria cittadina, Ernestina Sicilia, i consiglieri comunali Roberto Cavaliera e Gianluca Quarta, e Livia Antonucci del Direttivo cittadino. “Le aziende della zona industriale – ha detto Cavalera – si vedranno costrette a pagare una tassa sui rifiuti, per un servizio di cui non godono perche’ il servizio di raccolta di rifiuti solidi urbani non e’ previsto nella zona industriale, maggiorata fino al 70%. Di regola, le aziende pagano, per legge, il 30%. Questo eventuale incremento comportera’ l’allontanamento delle imprese e annullera’ i vantaggi dell”istituzione delle ZES. Chiedo che tutte le forze produttive del territorio si mobilitano per non affossare ancor di piu’ la nostra economia, gia’ notevolmente depressa. E poi, c’e’ un altro aspetto che riguarda il metodo. Il sindaco Rossi, a dispetto della sua idea di democrazia e di coinvolgimento della citta’, tanto sbandierati in campagna elettorale, ha deciso questo aumento senza ascoltare le stesse aziende, i veri soggetti interessati. Un atto davvero inopportuno che decretera’ la fine della nostra zona industriale”. A rincarare la dose Gianluca Quarta. “Questa amministrazione – ha detto il consigliere Quarta va a penalizzare ancora una volta il settore produttivo. Non solo. L’amministrazione Rossi in sei mesi non ha fatto nulla di concreto per la citta’. Nessun bilancio di progetti realizzati”. E, a proposito di bilancio, Cavalera fa presente che “Rossi aumenta le tasse perche’ i conti, come era prevedibile, non sono a posto. Nel senso che si e’ reso conto che non puo’ vendere gli. Immobili comunali e per questo aumenta la Tari”.

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