Lettera aperta del Forum Ambiente, Salute e Sviluppo di Brindisi su “Riforma Amati” e diritto alla salute.
“Apprendiamo che il Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli, ha chiesto ai gruppi politici del Consiglio Regionale di Puglia di rinviare ogni decisione sulla proposta di legge Amati che prevede la sospensione della libera professione intramoenia nei casi in cui si registra un marcato ritardo nelle prestazioni del servizio pubblico rispetto a quelle erogate dai medici di tale servizio in regime privato.
Il presidente Anelli aggiunge, a sostegno della sua richiesta, che la invocata sospensione consentirebbe “l’avvio di un confronto con la professione medica attraverso l’istituzione di un gruppo di lavoro” e auspica indicazioni “utili per un nuovo esame della problematica delle liste di attesa” dopo aver fatto riferimento a un “protocollo” che “consente di avviare tavoli di confronto permanente fra gli Ordini e le Regioni”.
Si tratta di un intervento, oggettivamente e al di là delle intenzioni, che rischia di paralizzare la formalizzazione nella riunione del Consiglio Regionale del 27 prossimo di una maggioranza favorevole alla proposta Amati. Una maggioranza che si è già profilata nella precedente seduta del Consiglio e nelle dichiarazioni pubbliche di alcune forze politiche. Siamo di fronte ad una iniziativa che finisce per bloccare una riforma intesa ad impedire, nei sempre più frequenti casi che si rivelano gravi al di là dei pur previsti canali preferenziali, che si verifichino lesioni spesso irreparabili del diritto alla salute in danno dei cittadini e specialmente di quelli più deboli.
Un appello quello del dott. Anelli, che parla di “protocolli” e di “tavoli di confronto” trascurando di considerare che il confronto su questi temi dura da un’eternità e che gli Ordini dei Medici hanno avuto innumerevoli occasioni di far pesare in ogni sede le loro ragioni.
Siamo convinti che il Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici voglia farsi responsabilmente carico delle ragioni dei cittadini che subiscono le conseguenze di una disciplina che consente inammissibili ritardi nelle prestazioni mediche e che, per quanto riguarda la Puglia, voglia considerare che la proposta di legge Amati va riguardata non come la panacea di tutti i mali che affliggono la sanità pugliese ma, sulla base di quanto risulta anche dal suo titolo, come l’approntamento di alcuni “primi provvedimenti” a carattere di urgenza, sulla “riduzione delle liste di attesa”.
Confidiamo infine che il Consiglio Regionale, dimostrandosi all’altezza delle sue responsabilità accantoni ogni iniziativa che punti a relegare nel “limbo” degli “eterni” rinvii un problema che richiede rapide ed efficaci decisioni.
Brindisi 26 novembre 2018
Medicina Democratica – Puglia San Severo (FG)
Forum Ambiente Salute e Sviluppo – Brindisi
Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori – Lecce
Comitato Ambiente Sano – Veglie (LE)
Peacelink – Taranto
Forum Ambiente Salute – Lecce
Movimento Antimafia di Base – Bari