Ecco la nota di Formica Ambiente dopo la vicenda che ha portato alle dimissioni del notaio Errico:
A seguito delle notizie apparse sugli organi di informazione, la società Formica Ambiente S.r.l. tiene a precisare quanto segue.
È necessario ricostruire, in breve, la cronistoria del rapporto tra Comune di Brindisi e Formica Ambiente:
dopo la chiusura della discarica comunale di c.da Autigno ove venivano conferiti i rifiuti biostabilizzati provenienti dall’impianto comunale di via per Pandi, l’allora OGA Provincia di Brindisi nel marzo 2015 chiede alla società Formica di poter conferire i rifiuti bio-stabilizzati nella propria discarica di c.da Formica e propone alla formica un prezzo di smaltimento di 70 €/t, oltre Iva ed ecotassa (di gran lunga inferiore a quello praticato da altre discariche private), con modalità di pagamento definite a mezzo cessione del credito.
Dopo la chiusura dell’impianto comunale di bio-stabilizzazione, avvenuta nel novembre 2015 il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano con n.3 ordinanze contingibili ed urgenti (n.12/2015, n.14/2015 e n.01/2016) prevede il conferimento diretto presso la discarica di Formica di rifiuti indifferenziati “tal quali”, dal 04.12.2015 al 10.02.2016.
Complessivamente da parte del Comune di Brindisi sono state conferite circa 23.000 tonnellate, garantendo correttezza e puntualità del servizio di smaltimento in discarica.
Sul relativo credito maturato e non percepito, la Formica Ambiente da tempo ha già versato le relative tasse ed in qualità di sostituto d’imposta anche l’ecotassa per conto del Comune di Brindisi.
Già dal 2015 la Formica Ambiente si è prodigata per concordare con il Comune di Brindisi un piano di rientro del debito allora maturato.
Trascorsi diversi mesi senza alcun riscontro la Formica è stata costretta a ricorrere al Tribunale di Brindisi per vedere riconosciute le proprie ragioni.
La Formica tentava nuovamente di trovare un accordo bonario con il Comune, il quale addirittura contestava le richieste in Tribunale dando vita a dei procedimenti contenziosi.
Il 10 febbraio 2017 il Tribunale di Brindisi riteneva fondate le ragioni dell’azienda ed accoglieva “in toto” le richieste di pagamento. Richiedeva altresì ad ambo le parti di verificare la possibilità di addivenire ad un accordo transattivo sulla base dell’eventuale pagamento di ¾ del dovuto (capitale più ecotassa, più interessi moratori maturati dal 2015 (e non 2/3 come erroneamente riportata da alcuni organi di stampa) oltre al rimborso integrale delle spese legali.
Nella stessa giornata si teneva presso il Comune di Brindisi un primo incontro fra il rappresentante di Formica Ambiente ed il Sindaco, alla presenza del Segretario Generale Avv. Giuseppe Salvatore Alemanno e la Rag. Mirella Destino, Dirigente Finanza e Tributi. In quell’incontro sono state rese le ragioni della ditta e la Sindaca si è riservata di verificare in una riunione successiva la possibilità di addivenire ad una transazione la più vantaggiosa per l’ente.
Nel corso della discussione Formica manifestava, informalmente, che sarebbe stata disponibile a rinunziare completamente agli interessi di mora maturati sin dal 2015, ad addossarsi interamente le spese legali sostenute, rinunciare a tutti i procedimenti in corso nei confronti del Comune di Brindisi, bloccare ulteriori costi legali e rateizzare la restituzione dell’intero debito (solo capitale ed ecotassa) nell’arco temporale che avrebbe fatto più comodo al Comune. Rinunce quantificabili in circa trecentomila (300.000,00) di euro.
Successivamente il Comune di Brindisi nella persona dell’Ing. Gaetano Padula invitava per la giornata di ieri 16.02.2017 la società Formica ad un incontro.
Presentandosi all’appuntamento, alle ore 12:30, Formica capiva che l’oggetto dell’incontro era la discussione sul pagamento del debito.
L’incontro si è tenuto nella stanza del segretario generale e, per quanto a conoscenza di Formica, erano presenti:
per la parte Amministrativa: Avv. Giuseppe Salvatore Alemanno (Segretario Generale), Ing. Gaetano Padula (Dirigente Settore Tecnico), Dott. Costantino Del Citerna (Dirigente Affari Generali), Avv. Francesco Trane (Dirigente Affari Legali), Rag. Mirella Destino (Dirigente Finanza e Tributi)
per la parte politica: Sindaca Angela Carluccio, Notaio Michele Errico
Nel corso di detta discussione Formica manifestava ancora la identica proposta già abbozzata nel precedente incontro e cioè: la rinunzia complessiva agli interessi di mora maturati sin dal 2015, l’intera compensazione delle spese legali sostenute, la rinuncia a tutti i procedimenti in corso nei confronti del Comune di Brindisi, il blocco di ulteriori costi legali e la rateizzazione della restituzione dell’intero debito nell’arco temporale che avrebbe fatto più comodo al Comune.
Il Comune nella persona del Notaio Michele Errico chiedeva qualche giorno di tempo per affrontare la vicenda. Formica concedeva, sempre informalmente, tutto il tempo necessario al comune di Brindisi per fare le più serene valutazioni.
Questo è il resoconto di quanto effettivamente accaduto il giorno 16.02.2016 presso la stanza del segretario generale del Comune di Brindisi.
In ultimo, in merito al presunto crocevia di un traffico di rifiuti tossici smaltiti illegalmente, la Formica Ambiente, nel relativo processo, è stata assolta con formula piena, tant’è che da marzo del 2015 ha smaltito i rifiuti di tutti i 20 Comuni della Provincia di Brindisi ed ha correttamente seguito gli ordini di smaltimento imposti dalla Regione Puglia con le proprie ordinanze emergenziali, contribuendo con il proprio operato a limitare la grave crisi che riguarda il ciclo dei rifiuti urbani della provincia di Brindisi.
Roma, li 17.02.2017
Formica Ambiente S.r.l.