A tutti i tagli imposti al programma dei festeggiamenti patronali, adesso si corre il rischio di dover aggiungere anche il Pailio dell’Arca. La gara tra i sei equipaggi che rappresentano i quartieri della città, infatti, è a rischio in quanto l’organizzatore delle ultime quattro edizioni (la società Nettuno di Brindisi) non ha intenzione di continuare a mettere a disposizione le imbarcazioni. Il tutto, anche a causa di ciò che avvenne lo scorso anno quando, immediatamente dopo l’effettuazione della regata, lo stesso organizzatore si rese conto che erano stati trafugati i moschettoni utilizzati per ormeggiare gli “skifarieddi”. Un danno di pochi euro, ma ha pesato l’affronto compiuto nei confronti di chi aveva consentito di proseguire questa tradizione brindisina, giunta ormai alla sua ventiduesima edizione. Tra l’altro, proprio l’amministratore della Nettuno aveva già annunciato che avrebbe raddoppiato il numero delle barche, per consentire ad ogni quartiere di avere la propria barca.
Una bella gatta da pelare per don Adriano Miglietta, impegnato per l’ultimo anno nella organizzazione dei festeggiamenti patronali (come è noto, è stato trasferito a Locorotondo)
