In data odierna, in linea con le disposizioni emanate dal Ministero dell’agricoltura,
della sovranità alimentare e delle foreste che stabiliscono un periodo di arresto dell’attività di
pesca per le unità autorizzate ai sistemi di pesca a strascico e volante nelle acque territoriali
italiane ed, in particolare, per il compartimento marittimo di Brindisi, il periodo compreso tra il 1
ottobre ed il 30 ottobre 2024, è stata emanata l’ordinanza 96/2024 che disciplina le modalità di
dettaglio per l’attuazione della misura nonché quelle che consentano all’Autorità Marittima di
mettere in pratica la necessaria attività di vigilanza e controllo.
I limiti di pesca riguardano nello specifico le unita da pesca abilitate all’utilizzo di attrezzi trainati
(c.d. pesca a strascico), che durante il predetto periodo non potranno effettuare battute di pesca
entro le 12 miglia dalle coste del Compartimento marittimo di Brindisi, ne potranno sbarcare il
pescato in uno dei porti del medesimo compartimento.
Durante il predetto periodo è altresì fatto divieto di esercitare l’attività di pesca alle unità da pesca
a strascico provenienti da altri Compartimenti.
Nel periodo successivo a quello di interruzione obbligatoria ovvero successivamente al 30 ottobre
2024, nel Compartimento marittimo di Brindisi l’esercizio dell’attività di pesca eseguito mediante
l’utilizzo degli attrezzi reti a strascico a divergenti, sfogliare rapidi, dovrà riprendere:
- o per un massimo di 3 giornate lavorative su base settimanale;
- o per un massimo di 72 ore settimanali su 5 giorni a settimana.
Inoltre l’esercizio dell’attività di pesca eseguito mediante l’utilizzo degli attrezzi reti gemelle a
divergenti è consentito, successivamente al 30 ottobre 2024, soltanto per un massimo di 3
giornate lavorative su base settimanale.
La Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Brindisi, nell’ambito dell’intero territorio di
giurisdizione del Compartimento marittimo, unitamente ai dipendenti Uffici di Savelletri e
Villanova, continuerà la consueta attività di vigilanza tesa ad assicurare, nei periodi in questione,
il rispetto del divieto di pesca a strascico finalizzato alla prevenzione della tutela degli ambienti
marini per far sì che avvenga il ripopolamento delle specie ittiche. Va ricordato l’attività di pesca
con sistemi a strascico nelle acque dei Compartimenti marittimi in cui è in atto la prevista
interruzione temporanea, anche per le unità da pesca provenienti da altri compartimenti
marittimi, è punita con severe sanzioni pecuniarie previste dalla vigente normativa in materia di
pesca, oltre a quelle accessorie che possono comportare anche la sospensione della licenza di
pesca.