In data 18 agosto 2023, in linea con le disposizioni emanate dal Ministero
dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste che stabiliscono un
periodo di arresto dell’attività di pesca per le unità autorizzate ai sistemi di pesca a
strascico e volante nelle acque territoriali italiane ed, in particolare, per il
compartimento marittimo di Brindisi, il periodo compreso tra il 4 settembre ed il 3
ottobre 2023, è stata emanata l’ordinanza 63/2023 che disciplina le modalità di
dettaglio per l’attuazione della misura nonché quelle che consentano all’Autorità
Marittima di porre in essere la necessaria attività di vigilanza e controllo.
I limiti di pesca riguardano nello specifico le unita da pesca abilitate all’utilizzo di
attrezzi trainati (c.d pesca a strascico), che durante il predetto periodo non
potranno effettuare battute di pesca entro le 12 miglia dalle coste del
Compartimento marittimo di Brindisi, ne potranno sbarcare il pescato in uno dei
porti del medesimo compartimento.
Durante il predetto periodo è altresì fatto divieto di esercitare l’attività di pesca
alle unità da pesca a strascico provenienti da altri Compartimenti.
Nel periodo successivo al fermo, dal 4 ottobre al 28 novembre 2023, la pesca a
strascico sarà vietata il venerdì e in un altro giorno della settimana, tra lunedì e
giovedì, scelto dall’armatore dell’unità da pesca.
La Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Brindisi, unitamente ai dipendenti
Uffici di Savelletri e Villanova, nell’ambito dell’intero territorio di giurisdizione del
Compartimento marittimo continuerà la consueta attività di vigilanza tesa ad
assicurare, nei periodi in questione, il rispetto del divieto di pesca a strascico
finalizzato alla effettiva tutela ambientale ed al ripopolamento delle specie ittiche.
Si rammenta che l’attività di pesca con sistemi a strascico nelle acque dei
Compartimenti marittimi in cui è in atto la prevista interruzione temporanea,
anche per le unità da pesca provenienti da altri compartimenti marittimi, è punita
con severe sanzioni pecuniarie previste dalla vigente normativa in materia di
pesca, oltre a quelle accessorie che possono comportare anche la sospensione
della licenza di pesca.
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