La rescissione del contratto-convenzione che legava fino all’altro giorno il Comune di Fasano al “Centro Tricom spa in a.s.” per la gestione della riscossione dei tributi locali (che è stata internalizzata), aveva previsto alcune determinazioni cui il Centro avrebbe dovuto attenersi sin dal 1° luglio scorso. Così non è stato ed il Comune oggi ha notificato una seconda diffida alla società romana (ed alla sezione di Fasano, oltre che, per conoscenza, alla Procura della Repubblica di Brindisi), in cui si intima “Tricom” di non ricevere nella propria sede i cittadini-contribuenti (come, invece, sta accadendo, nonostante la rescissione del contratto) e di non accogliere alcuna istanza dei contribuenti rivolta al Comune di Fasano e relativa ai tributi, come sta accadendo ad alcuni cittadini che sono stati invitati dalla “Tricom” a compilare la modulistica necessaria.
L’Amministrazione comunale, infatti, ha predisposto ogni cosa sul piano organizzativo e, dunque, qualunque informazione o comunicazione i cittadini-contribuenti volessero conoscere o fornire sui tributi locali dovranno contattare direttamente ed esclusivamente il Comune allo 080.4394197 o recarsi al Palazzo municipale in piazza Ciaia, a piano terra nell’Ufficio Tributi, dove potranno sbrigare le loro pratiche, considerato che il contratto-convenzione con la “Tricom” è stato rescisso e la società non dovrà più adempiere alla gestione dei tributi che è stata completamente internalizzata sin dal 1° luglio scorso.
“(…) Preso atto che la “Centro Tricom spa in a.s.” e “Novares spa” (…) nonostante le chiare disposizioni impartite, esercitano indebitamente ed arbitrariamente pubbliche funzioni correlate ad un rapporto di concessione, come emerge dal contenuto della modulistica diffusa presso l’Agenzia di Fasano anche alla data odierna presso i contribuenti – si legge, tra le altre cose, nella diffida del Comune –; ritenuto tale comportamento inaccettabile ed intollerabile, siccome idoneo a ingenerare confusione per i contribuenti, generando duplicazioni indebite di attività ed aggravio delle relative procedure, avendo nel contempo l’Amministrazione comunale già provveduto a porre in essere gli opportuni adempimenti organizzativi tesi ad evitare che il servizio patisca soluzioni di continuità”, si diffida “Tricom” a continuare nell’attività di gestione dei tributi locali che, se dovesse essere ancora esercitata nonostante questa seconda diffida di oggi, indurrebbe il Comune a procedere contro la società per tutelare gli interessi e far valere le ragioni dello stesso Ente locale.