Antonio La Fortuna, segretario generale Fai Cisl, ha inviato una lettera in merito alle ipotesi di indirizzo per un nuovo sistema agroalimentare e ambientale che pubblichiamo per esteso qui di seguito:
“Costruire l’Agroalimentare e il sistema Ambientale del futuro, per un patto generazionale che valorizzi i giovani, assicuri il turnover, rilanci la produttività e dia garanzia di pensioni dignitose a quanti escono dal mercato del lavoro: ecco, in estrema sintesi, il progetto promosso dalla Fai Cisl nazionale, su cui avvieremo a breve un’intensa fase di sensibilizzazione nei luoghi di lavoro, nel nostro territorio Taranto Brindisi ed un raccolta di firme a sostegno.
Nello specifico, chiediamo che il Governo riconosca un principio di civiltà, ovvero come non siano tutti uguali i lavori eseguiti nei diversi settori, per cui sarà necessario prevedere sul versante pensionistico regole diverse e più flessibili per gli addetti all’Agricoltura.
Per la Fai Cisl l’equità sociale e il rilancio dei consumi passa dall’abbattimento di Irpef e cuneo fiscale sui redditi medio/bassi, dall’introduzione del bonus di mille euro per chi ha un’entrata individuale/anno fino a 40 mila euro e da assegni familiari commisurati al reddito.
Chiediamo anche l’istituzione di un sistema universale di ammortizzatori sociali anche nelle Aziende con meno di 15 dipendenti e maggiori affidamenti sociali per il governo del mercato del lavoro, con il coinvolgimento sociale del sindacato nella lotta contro lo sfruttamento.
Ad un anno dall’entrata in vigore della Legge 199 sul contrasto al fenomeno del caporalato in Agricoltura, il nostro bilancio è positivo certamente sul versante penale ma ancora insufficiente sul versante della prevenzione e della gestione del mercato del lavoro.
Occorre, dunque, una svolta.
I tavoli d’intervento e prevenzione del fenomeno, costituiti presso le Prefetture di Taranto e di Brindisi partecipati anche da sindaci, Cisl, Cgil, Uil territoriali, Asl, Ispettorato, Inps, Inail, Carabinieri, Guardia di Finanza, necessitano ora di un rilancio, a fronte di una serie di proposte finora largamente condivise ma che non hanno ancora prodotto concreti riscontri.
Tra queste: le richieste attivazioni delle cabine di regia presso le Inps dei due territori, la sollecitata messa a rete dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro mediante i centri per l’impiego e, questione altrettanto gravissima, l’impegno mancato dalla Regione Puglia in ordine al sistema dei trasporti pubblici in Agricoltura di cui essa è titolata.
La Fai Cisl Taranto Brindisi proseguirà nella sua opera costante di sollecitazione come pure di informazione e di formazione per i lavoratori del settore.
Anche per queste ragioni, il prossimo sabato 28 ottobre, terremo dei sit in presso le Prefetture di Taranto e di Brindisi per sostenere, insieme con una raccolta di firme mirata, le nostre rivendicazioni in tema di previdenza, occupazione, retribuzioni e contrasto allo sfruttamento nei comparti Agricoltura e Agroalimentare.
Sarà decisiva, come sempre, l’adesione all’iniziativa e la solidarietà anche delle lavoratrici e dei lavoratori di tutti gli altri settori produttivi, così come quella di tutti i cittadini”.