PERSONALE DEL 118: OSPITATI IN POSTAZIONI\ACCAMPAMENTI STILE DOPOGUERRA.
La chiusura della postazione denominata Porto del 118 presso il quartiere Casale purtroppo non a norma sotto tanti aspetti, non è l’unico caso che andrebbe sottoposto all’attenzione degli organi preposti alla sicurezza, quali lo Spesal o Rspp, consapevoli che questo comporterebbe il rischio di chiusura di quasi tutte le postazioni della provincia.
Giunge segnalazione che la postazione del quartiere Casale sia rimasta priva di energia elettrica senza possibilità di riattivarla, in quanto il contatore non è presente all’interno della struttura.
A seguito di quanto riportato, il Vice Sindaco, che avrebbe dovuto chiamare la Dirigente scolastica visto che i locali dove sono adibite le postazioni sono di proprietà del Comune di Brindisi, ha preferito scrivere al Direttore Generale della ASL BR, sollecitando di cercare una soluzione e lavandosene le mani.
Ciò che ne consegue è che la postazione è rimasta chiusa, creando come sempre disservizio all’utenza dei bisognosi brindisini e creando difficoltà non da poco al personale del 118 che ha dovuto cambiarsi e gestire la postazione AL BUIO COMPLETO.
Si fa presente che in quegli spazi è presente un frigo che contiene farmaci salvavita che ormai (ovviamente), non sono più utilizzabili, aggiungendo al danno la beffa di spreco di denaro pubblico, come ulteriore conseguenza del mancato intervento della Proprietà, nonché del Comune stesso.
Ci risulta che la postazione in questione non risulti idonea per molti aspetti, gli ambienti non sono dignitosi per il personale, gli spazi sono ridottissimi, i servizi igienici sono promiscui e fatiscenti, gli spogliatori sono comuni a donne e uomini e gli arredi e suppellettile non sono confortevoli, ma obsoleti, tanto da non consentire 10 minuti di riposo tra un intervento ed un altro, al personale che, ricordiamolo, corre in giro nella città per salvare vite a qualsiasi ora del giorno e della notte.
La Uil Fpl Brindisi vuole precisare che i locali sono stati dati temporaneamente in concessione alla ASL BR, come anche i precedenti ironicamente anch’essi non a norma, pertanto chiusi.
A seguito di quanto riportato la scrivente O.S diffida il Comune di Brindisi, unico proprietario e responsabile dei locali, ricordando che gli stessi devono rispettare dei requisiti importanti come previsto dalle normative vigenti, con l’obbiettivo di accogliere il personale che garantisce un servizio di emergenza\urgenza alla popolazione brindisina, servizio sottolineiamolo, da sempre martoriato da gestioni discutibili.
Chiediamo alla Direzione Generale della ASL BR di far ispezionare dall’RSPP e SPESAL tutte le sedi delle postazioni 118 di Brindisi per il rispetto dei requisiti di sicurezza e standard di qualità necessari e di intervenire urgentemente per consentire al proprio personale ambienti di lavoro idonei a quanto previsto dai Ccnl di riferimento nonché dalla legge e contestualmente diffidiamo il Comune di Brindisi a chiudere con urgenza la postazione del quartiere Casale in quanto come sopra descritto non adatta e spostare la stessa presso i locali dell’ex Ospedale Di Summa .
Il Segretario Generale
UIL FPL BRINDISI
Gianluca Facecchia