Si è temuto il peggio stamattina nel Petrolchimico di Brindisi. L’allarme è scattato poco dopo le ore 11 quando si è registrata una esplosione in una linea di etilene. Immediatamente si è sviluppato un incendio con fiamme altissime visibili a chilometri di distanza, così come è partita in funzione la torcia per evitare conseguenze ben più gravi.
Sul posto – come da procedure di sicurezza – si sono recati i mezzi dei vigili del fuoco aziendali, mentre dal comando provinciale dei vigili del fuoco sono partiti altri uomini e mezzi. Allertate anche le autoambulanze del 118 e le unità della Protezione civile.
Fortunatamente ha funzionato tutto in modo perfetto nella macchina dei soccorsi e di pronto intervento e quindi l’incendio è stato dapprima circoscritto e poi domato, anche se i vigili del fuoco continuano ad operare sul posto per raffreddare tutti gli altri impianti collegati a quello esploso.
Il dato confortante è che non si registrano feriti, anche se sono stati in tanti – dentro e fuori dal Petrolchimico – ad aver temuto il peggio.
Soprattutto agli occhi delle persone più anziane, è come se si fosse riproposto il dramma della notte tra il 7 e l’8 dicembre del 1977 quando nello stesso sito industriale saltò in aria il P2T con la morte di tre operai.
Nel tempo, ovviamente, i sistemi di sicurezza sono migliorati e quindi si riesce ad intervenire in tempi rapidi e senza mettere a repentaglio la salute dei lavoratori.
Adesso, ovviamente, bisognerà fare una stima dei danni e soprattutto capire cosa può aver determinato l’esplosione.
Mimmo Consales