ESAMI DI STATO 2022: TORNANO LE PROVE SCRITTE E IL MALCONTENTO È EVIDENTE!

ESAMI DI STATO 2022: TORNANO LE PROVE SCRITTE E IL MALCONTENTO È EVIDENTE!
Con gli esami di stato 2022 si torna alla normalità, o almeno questo è quello che potrebbe sembrare. Ma, quale normalità? I ragazzi che affronteranno gli esami hanno, purtroppo, vissuto due anni terribili dominati dalla pandemia e dalle paure ad essa collegate. Due anni di DAD, senza alcun contatto effettivo con i docenti, niente routine scolastica, giornate passate davanti ad uno schermo e tanta tristezza. Sono stati anni di isolamento che hanno irrimediabilmente segnato le loro vite. A settembre, finalmente, si è tornati in presenza e tutto sembrava andare per il meglio. Poi la nuova variante ha rimesso in discussione tutto e, al ritorno dalle vacanze natalizie, è stato chiaro che, purtroppo, l’incubo non era finito. Se il Ministro appare soddisfatto e sicuro delle sue scelte, forse dovrebbe monitorare con più attenzione la reale situazione delle scuole di ogni ordine e grado. Sono tante le classi, nelle varie scuole, che sono tornate in DAD totale o parziale e sappiamo le varie problematiche che tutto questo genera. Se uno studente avverte sintomi di raffreddamento, anche minimi, inizia una lunga trafila di tamponi. Ovviamente, tutto questo si fa per evitare la diffusione dei contagi, ma, innegabilmente, la routine scolastica ne risente. Tornare a scuola è stato importante, un segnale di rinascita e di speranza, ne siamo consapevoli, ma, probabilmente, decidere per un esame di stato complesso, è stato eccessivo. Gli studenti stanno evidenziando il loro disappunto e non hanno alcuna intenzione di accettare passivamente le decisioni dall’alto. Almeno per questo anno, si poteva sicuramente confermare l’esame di stato così come si è svolto negli ultimi due anni. Stamattina gli studenti in tutta Italia sono scesi in piazza perché “così non si riconoscono i buchi creati dalla Dad” e non si fermeranno. La scuola è un argomento troppo importante che non si può trattare in questo modo. Prima di prendere una decisione simile, si dovevano ascoltare i ragazzi, le loro famiglie e i docenti. La pandemia ha messo a dura prova il mondo intero e se la scuola, nonostante tutto, ha continuato la sua funzione essenziale, lo si deve all’impegno e alla caparbietà di tutti. Si è cercato di non lasciare mai del tutto soli i nostri ragazzi che si sono trovati a vivere una situazione incredibile, a tratti insostenibile. Non roviniamo tutto quello che si è fatto soltanto perché vogliamo “credere” che il peggio è finito. Non è così e chi decide non può e non deve trascurare di indagare effettivamente la realtà delle cose. Anna Consales

Condividi questo articolo:
Share on facebook
Share on twitter
Share on telegram
Share on whatsapp
no_fumo_torchiarolo

what you need to know

in your inbox every morning