Ha davvero dell’incredibile la vicenda legata all’emergenza rifiuti nella città di Brindisi. Lo scorso 3 maggio, come è noto, con una determina dirigenziale del responsabile dell’ufficio contratti, l’Amministrazione Comunale ha detto la parola fine alla vicenda-Falzarano, nel senso che è stata eliminata qualsiasi possibilità di recupero della ditta beneventana. Il tutto, a causa di una interruzione della validità del DURC (Documento unico di regolarità contributiva). Circostanza non prevista dal comma 6 dell’articolo 80 del Nuovo codice degli appalti.
Ovviamente Ecologia Falzarano non è d’accordo e quindi ha diffidato il Comune ad adempiere ed allo stesso tempo si è rivolta ai giudici del Tar di Lecce.
Ma ciò che preoccupa è l’immobilismo che si riscontra a Palazzo di Città. Esclusa la possibilità che si faccia ricorso ad una ordinanza sindacale, l’unica strada percorribile è quella di una nuova gara biennale. Il tutto, in attesa di poter comprendere chi dovrà procedere con la predisposizione del bando della gara decennale che risolverebbe definitivamente il problema rifiuti a Brindisi.
Dal 3 maggio sono trascorsi ulteriori quindici giorni e della “garetta” non si vede traccia. La speranza è che non si stia aspettando che a togliere le castagne dal fuoco siano proprio i giudici del Tar con una decisione che metterebbe tutti nella condizioni di non decidere, attenendosi semplicemente al volere della giustizia amministrativa. In tal caso, se dovesse spuntarla la Falzarano si procederebbe in quella direzione. Ma se così non sarà, quale strategia di azione ha scelto di intraprendere l’Amministrazione Comunale?
In questo “vivere alla giornata” si omette spesso di considerare che ormai anche Ecologica Pugliese non è legata al rispetto di alcun contratto. Da qui un servizio che mostra i limiti ben visibili agli occgi di tutti i cittadini.
