Si parla tanto di reinserimento nel mondo del lavoro per chi in passato ha avuto problemi con la Giustizia, ma poi le leggi vanno in controtendenza. Alcuni lavoratori storici prima della Multiservizi e ora di Ecotecnica hanno ricevuto una lettera di sospensione dal lavoro per una contestazione disciplinare, in quanto la normativa da’ facoltà alle aziende di investigare in proprio per evitare infiltrazioni mafiose. “Ma nel caso specifico – ha dichiarato Bobo Aprile dei Cobas – si tratta di persone che hanno già pagato il debito con la Giustizia 20-25 anni fa. Sono persone reinserite nel mondo del lavoro, hanno messo su famiglia. Si rischia il licenziamento perché questa azienda cerca di liberarsi da qualsiasi sospetto e dalle azioni delle Prefetture per far rispettare le misure antimafia. Il dramma è che queste persone, se il giudice non desse loro ragione in eventuali ricorsi, come già accaduto, non sarebbero reintegrate al proprio lavoro. La legge Fornero, infatti, prevede solo un una indennità di alcune mensilità. Insomma, oltre al danno la beffa”. Ecco perché oggi tutti questi dipendenti di Ecotecnica, che hanno davvero voglia di lavorare e di mantenere con impegno la propria famiglia, avendo già scontato tantissimi anni fa le loro colpe, chiedono con civiltà ‘ di poter vivere da persone normali, così come dovrebbe essere. I sindacati che li sostengono in questa battaglia, come Cobas e i Confederali, hanno chiesto un incontro col Prefetto.
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