L’idea potrebbe anche non risultare originale, tanto più perché lo hanno fatto di recente anche altre testate, ma la redazione di Brindisitime ha voluto attribuire ugualmente un riconoscimento a chi, secondo questa testata giornalistica, si è distinto nel corso del 2017 in provincia di Brindisi.
Chiariamo subito che la nostra iniziativa non è esaustiva delle eccellenze di questo territorio e che l’anno venturo organizzeremo una cerimonia per la consegna di tale riconoscimento. Però abbiamo voluto lanciare un segnale positivo in un momento così difficile per la nostra terra.
I brindisini dell’anno di Brindisitime per il 2017 sono il coreografo Vito Alfarano, la presidente dell’Associazione Le Colonne” di Brindisi Anna Cinti, i vigili del fuoco di Brindisi, l’arbitro internazionale Marco Di Bello, il campione di “Ironman” Giuseppe Ligorio, il radiologo Angelo Raffaele Devicienti, il fisico Antimo Palano e l’Associazione “Cuore di donna”.
Angelo Raffaele Devicienti, mesagnese, classe 1942, è il fondatore dell’omonimo studio radiologico attivo a Mesagne nel 1980 e divenuto in pochi anni il riferimento per molti pazienti non solo di tale comune. Oggi quello studio, ospitato inizialmente in un piccolo appartamento, è diventato il Centro Diagnostico Omega inaugurato nei giorni scorsi. Un sogno realizzato dopo ben 40 anni dal dott. Devicienti, già primario radiologo dell’Ospedale Camberlingo di Francavilla Fontana e successivamente del De Lellis di Mesagne, frutto della sua passione per la professione medica, per l’amore per la sua terra e per la sua famiglia, alla quale tramanda i valori e il credo tanto da volere al suo fianco in questa avventura due dei suoi nipoti. Un professionista conosciuto e stimato da tutti, che dopo 50 anni dalla sua laurea vede concretizzarsi la sua massima ambizione: una struttura di alta specializzazione, che opera nel campo della diagnostica per immagini, con apparecchiature all’avanguardia e professionisti d’eccellenza. Un sogno che nonostante le tante difficoltà, lui non ha mai abbandonato e che ora è un centro ultramoderno su una superficie di 600 metri quadri con un Centro di diagnosi radiologica e un Poliambulatorio specialistico privato dove è presente un eccellente servizio di senologia. Quando la caparbietà paga, i sogni divengono realtà.
Giuseppe Ligorio è brindisino, ha 44 anni e nella vita è responsabile della qualità dell’azienda Convertino srl. In età piuttosto avanzata per un atleta, ha scoperto la passione per gli sport estremi e, in particolare, per quelli che richiedono una grande fatica fisica. Con il benestare di sua moglie Fabiola e dei suoi due splendidi bambini (ma anche con l’atteggiamento benevolo del suo datore di lavoro) ha iniziato ad allenarsi. Svegli al mattino alle 4.30 e decine di chilometri di corsa a piedi o in bicicletta. E non è tutto: bagni in mare anche quando l’acqua è freddissima. Le reti televisive Sky lo hanno scelto per girare lo spot “Swim The Island”, riferito alla “Grande sfida by Polase Sport”.
Ma nel 2017 si è superato, partecipando a Cervia ad “Ironman”, una tra le gare più dure del mondo. 3,8 chilometri a nuoto, 180 chilometri in bicicletta e 42 chilometri di corsa. Il tutto, senza fermarsi e con un tempo massimo prestabilito. Ebbene., Giuseppe ce l’ha fatta ed ha portato il nome di Brindisi a livelli altissimi a livello nazionale ed internazionale.
Riteniamo, pertanto, che l’inserimento tra i brindisini dell’anno sia più che meritato.
Anna Cinti, Presidente “Associazione Le Colonne” che, dal 2013, gestisce la Collezione Archeologica Faldetta, esposta nell’immobile di proprietà comunale denominato “Palazzina del Belvedere”, è una vera eccellenza del nostro territorio. Anna Cinti è una donna intelligente, colta, sensibile e piena di entusiasmo, che è riuscita a rivoluzionare la realtà museale brindisina, perché crede fermamente nell’importanza della cultura per un concreto processo evolutivo e di come si debbano rendere fruibili i musei che possono e devono diventare luoghi accoglienti e piacevoli. La dott. Cinti crede fortemente nell’evoluzione del ruolo sociale del museo. Il suo motto è:”Senza valore sociale il museo è nulla”. Dal 2013 ha intensificato i suoi progetti, organizzando tante manifestazioni e laboratori coinvolgenti. Il 2017 è stato un anno particolarmente ricco di eventi, ha promosso il programma di educazione al patrimonio culturale, ha coordinato e promosso “Adotta un museo”, ha ideato “Museum visit easy”, sistema digitale per conoscere i reperti archeologici in varie lingue, ha coordinato il progetto “La Cultura abbatte i muri”, la “Giornata nazionale delle famiglie al museo”, “La donna , i reperti archeologici e le fonti antiche”, “Dialogo con l’archeologo” e tantissimi altri eventi. Per la dott.ssa Cinti è importante “studiare” il pubblico che frequenta il museo e cercare di rendere attraente la realtà museale anche per quelle fasce di età più restie. Molto importante è anche il rapporto di collaborazione con le scuole. È necessario l’ampliamento e la diversificazione del pubblico e la successiva fidelizzazione. A dicembre, anche il Rotary Club di Brindisi ha voluto ” celebrare” la dott.ssa Cinti come eccellenza del territorio brindisino. Anna Cinti, una risorsa preziosa per Brindisi. Anna Consales
Antimo Palano, brindisino nato il 28 febbraio del 1948, è ordinario di fisica presso l’università di Bari,negli ultimi anni, dal 2011 al 2015, insieme a un altro fisico, Marco Pappagallo, ha lavorato senza sosta all’esperimento Lhcb al Cern di Ginevra che ha portato a una novità assoluta nella storia della fisica delle particelle. Una scoperta definita da guinness dei primati: i fisici hanno scoperto ben 5 nuove particelle con una massa più di tre volte più grande di quella del protone. La scoperta è stata pubblicata sulla importante rivista internazionale di settore, la “Physical Review Letters”, la più prestigiosa al mondo. Questi nuovi risultati contribuiranno a comprendere meglio lo spettro degli adroni e le forze che legano i quark a formare la moltitudine delle particelle che popolano l’universo. Per questo a maggio Palano e il suo collega sono stati elogiati dai rappresentati della Regione Puglia e dal Governatore Michele Emiliano che li ha definiti, a ragion veduta, da “Premio Nobel. Il 21 agosto scorso Palano vince l’ambito 11° premio”Trebbio” della città di Triggiano, riconosciuto ai personaggi significativi, che con il loro impegno, capacità professionale si sono distinti, affermandosi in Italia e all’estero.
Vigili del fuoco – Cosa vuoi fare da grande? Il pompiere. Forse non si usa più tanto sentirlo dire ai bambini, ma l’idea di un “supereroe” in divisa, sempre pronto a salvare qualcuno anche a costo della propria vita, non è così lontana dal reale quando si parla di loro. Lo sanno bene i vigili del fuoco del comando provinciale di Brindisi che negli ultimi mesi hanno davvero dato tutto. Tempo, energia e cuore all’Italia, devastata prima dal sisma del 24 agosto dello scorso anno, in Centro Italia, che li ha visti partire a settembre per i luoghi devastati e ripristinare la viabilità su un tratto della strada provinciale appenninica. Poi ancora a novembre dopo le gravi scosse di fine ottobre 2016. Sotto le tormente di neve e con la terra che tremava ancora in Abruzzo, a fine gennaio, a supporto delle popolazioni colpite dalla doppia calamità di sisma e nevicate record. Tante le lettere di encomio e i riconoscimenti a loro, tra cui quelle dei sindacati del luogo, ma anche da parte del sindaco di Atri. Così come sono stati ricordati questa estate in occasione della cerimonia di riconoscimento per il duro lavoro svolto, insieme ai marinai dei rimorchiatori Barretta, che nell’inverno del 2015 portarono in salvo le 300 persone che si trovavano a bordo della Norman Atlantic, a fuoco al largo delle coste brindisine, sfidando il mare in tempesta. Questo solo, si fa per dire, per citare gli eventi più importanti che balzano agli onori della cronaca, ma loro mettono lo stesso impegno e dignità di servizio sia in circostanze come queste che quando aiutano una signora anziana rimasta chiusa in casa o liberano un gattino da un vano motore. E che dire, tra il serio e il faceto, dell’essere sopravvissuti all’ultimo comandante della caserma provinciale Michele Angiuli, contestato fino al giorno del commiato dai suoi uomini per i metodi da “marines”. Angiuli, per rendere l’idea, aveva perfino osteggiato la cerimonia di premiazione per le operazioni di soccorso della nave Norman Atlantic. Ma loro non si sono piegati.
Cuore di donna – L’associazione nazionale Cuore di donna attiva a Brindisi da poco più di due anni, si occupa di divulgare la cultura della diagnosi precoce e delle prevenzione del tumore al seno, quali armi efficaci per sconfiggere il cancro, battendolo sul tempo. Il gruppo brindisino, guidato dalla collega Tiziana Piliego, ammalatasi di cancro al seno proprio due anni fa, in poco tempo è riuscito a coinvolgere tante donne del territorio che non necessariamente hanno avuto il cancro, ma che semplicemente credono nel valore della diagnosi precoce e della prevenzione. Quest’anno, per il terzo consecutivo, durante il mese di ottobre, Cuore di donna Brindisi ha promosso l’illuminazione in rosa di monumenti simboli della città, così come avviene in tutto il mondo nel mese dedicato proprio ai temi della prevenzione. Nello scorso anno, a bordo di Nave San Marco, in collaborazione con la Marina Militare, è stata organizzata una giornata di sensibilizzazione che ha coinvolto tutto il personale civile e militare della base navale di Brindisi e tutto il personale militare della città. Nel mese di marzo, Cuore di donna ha promosso ed organizzato la Camminata in rosa, in occasione della visita in città del motorhome di AIOM, (Associazione Italiana di Oncologia Medica), prima volta in assoluto nella nostra città. Significativa inoltre la Campagna di visite ed ecografie gratuite “Ricordati di te…Prevenire è Vivere”, destinata soprattutto alle giovani donne. In piazza a giugno, grazie alla collaborazione e partecipazione attiva dei medici Asl e del Corpo di Soccorso dell’Ordine di Malta e solo qualche settimana fa nell’ospedale Melli di S. Pietro Vernotico, sono state visitate in maniera del tutto gratuita, 70 donne. Piccole gocce in un oceano, che fanno di Cuore di donna se non un’eccellenza, quantomeno l’esempio di come il volontariato possa arrivare dove il pubblico tarda o addirittura manca.
Vito Alfarano, famoso danzatore, coreografo e regista, è una vera eccellenza del territorio brindisino. Nato a Brindisi il 15 gennaio 1978, nel 2000 inizia la sua attività professionale come freelancer e lavora con vari coreografi importanti. Con le sue strepitose coreografie, vince tanti primi premi coreografici nazionali e internazionali. Come Maestro, insegna all’Università di Cheonan in Corea del Sud, e tante altre collaborazioni esaltanti. Nel 2015 costituisce a Brindisi, la ALPHAZTL, compagnia di Arte Dinamica che si occupa di danza contemporanea, video, arte e editoria. Il 2017, per Vito Alfarano, è stato un anno particolarmente ricco di soddisfazioni. A febbraio, è fra i nove docenti selezionati in Europa per il Network Internazionale “Danza Puglia”, organizzato dal Maestro Schiavulli in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese. Nell’occasione, si esibisce con la performance Balle e Viola(ta). Ad aprile, conclude il laboratorio “Oltre i Confini”, nella Casa Circondariale di Brindisi, dopo sette anni di studio. A maggio, è artista ospite nella rassegna “Dietro le Quinte” nel foyer del Teatro Verdi di Brindisi. Con la sua coreografia “Quasi sordo…mi piacciono i maiali”, vince a Roma il Festival Triple Bill. A maggio, firma la regia e ideazione del video arte “9 maggio”. A giugno, è ospite, a New York, al Baruch Performing Art, con la performance “Oltre i Confini” e “Quasi sordo…mi piacciono i maiali”. A settembre termina il laboratorio sulla comunicazione corporea e verbale con i ragazzi della AIPD Brindisi. A novembre e dicembre, si esibisce con la sua compagnia a Brindisi, Latiano e Taranto con Viola(ta). A dicembre, ha iniziato altri progetti che porterà avanti nel 2018. Queste sono soltanto alcune delle tante cose realizzate da Vito. Lui non si ferma, la sua attività procede con entusiasmo e le sue performance sono sempre un successo, perché evidenziano la grande sensibilità di questo artista brindisino che riesce sempre ad emozionare e comunicare. Vito Alfarano è un brindisino di grande talento che sembra quasi “aggredito” da tanta meritata notorietà ed è sicuramente un’eccellenza del nostro territorio.
Marco Di Bello, brindisino, classe 1981. Nel mese di dicembre è stato nominato arbitro internazionale, con decorrenza 1à gennaio 2018. E’ il primo arbitro di calcio del nostro territorio ad aver raggiunto un tale traguardo. Una soddisfazione incredibile per uno sport che a livello agonistico e di squadra è da tempo che i città non regala grandi emozioni al tifo brindisino. Diventato arbitro nel 1999, Di Bello ha esordito nella gara tra Cisternino e Fasano terminata per 4-2. Dopo la trafila nelle serie minori, approda in serie D nel 2006 nella gara Tivoli -Montenero (0-0). Dopo tre anni, nell’estate del 2009 viene promosso nell’organico arbitrale di Lega Pro. Fa immediatamente il suo esordio in Seconda Divisione, nella gara tra Vibonese-Scafatese. Successivamente riesce ad esordire in Prima Divisione nella gara tra Rimini e Lanciano. Nel giro di due anni, arbitrando 34 gare, riesce ad ottenere un’ulteriore promozione, in CAN B. Dopo il suo esordio in Empoli – Juve Stabia, al suo primo anno nella serie cadetta dirige in totale un consuntivo di 19 gare. Il 24 maggio 2014 riceve l’ambito premio “Giorgio Bernardi” da parte della Sezione AIA di Bologna, conferito al miglior arbitro esordiente in Serie A. Il 2 luglio 2014, dopo tre stagioni in CAN B, totalizzando 52 gare, diventa ufficialmente arbitro di serie A. Il 31 agosto 2014 esordisce nella gara Udinese – Empoli. Conclude la sua prima stagione alla CAN A con 18 presenze con Verona – Juventus. Nel dicembre 2017, poco prima di aver diretto l’antivigilia di Natale Cagliari-Fiorentina, l’Associazione Italiana arbitri renda nota la sua nomina ad arbitro internazionale. La sua caparbietà è stata determinante per raggiungere tali obiettivi, sorretto da un’intera famiglia appassionata di sport, e calcio in particolare.