“Dove va l’economia italiana?”. Convegno con il Direttore Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri

Si è svolto ieri a Bari, presso il dipartimento di Economia e Finanza dell’Università di Bari “Aldo Moro”, il convegno su “Dove va l’economia italiana?”, incentrato sulla presentazione del Rapporto di previsione di Confindustria. Hanno partecipato il direttore generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Marco De Giorgi, l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Alessandro Delli Noci, il presidente di Confindustria Puglia, Sergio Fontana, Gigia Bucci di Cgil Puglia, Gianna Elisa Berlingerio, direttore Dipartimento Sviluppo Economico Regione Puglia. Ha introdotto Vito Peragine, direttore del dipartimento di economia e Finanza Università di Bari. Ha relazionato Alessandro Fontana, direttore Centro Studi di Confindustria.

Il report

Il report illustrato ha sancito ottimi risultati per il Mezzogiorno per in particolare per la Puglia. Il trend positivo è confermato anche per i prossimi due anni. La spinta essenziale è giunta grazie al PNRR, i cui fondi hanno fatto sì che si riducesse di parecchio il divario annoso tra nord e sud. La ripresa economica della Puglia può essere più veloce, è statio detto dai vari relatori, con la decontribuzione sud, che ci si appresta a prorogarla, con i fondi coesione e con la ZES Unica. C’è da migliorare la produttività che non andrebbe ancora di pari passo con l’aumento della domanda conseguente agli stanziamenti del PNRR. La Regione, da parte sua, come ha detto l’assessore delli noci, ha previsto la pubblicazione di vari bandi a sostegno delle imprese, pur mancando, questa è la denuncia di Delli Noci, una visione complessiva del paese da parte del Governo.

Il ruolo dei giovani

Tanti gli studenti dele facoltà economiche e giuridiche che hanno assistito al convegno e nel report di Confindustria si parla tanto anche di occupazione giovanile. Su questo tema è intervenuto il direttore Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Marco De Giorgi, il quale, oltre a porre l’attenzione sul PNRR e sui fondi di coesione, ha incentrato il discorso su alcuni dati relativi al mondo giovanile. “Ci sono due messaggi – ha detto De Giorgi – che sono in contrapposizione. Dal rapporto ci sono due dati. Il primo ci dice che il tasso di disoccupazione giovanile è in calo, ma si in verità si abbassa soltanto perché diminuiscono i giovani per l’alta percentuale di denatalità. L’altro dato limitante è l’alto valore del debito pubblico che nel 2025 sfiorerà il 140% e questo aspetto è fortemente penalizzante per le giovani generazioni. Ma ci sono anche dati positivi. Se ci concentriamo nei prossimi due anni sui progetti di attuazione del PNRR ci saranno risvolti positivi per i giovani. I tantissimi e qualificati progetti in cantiere varranno 100 miliardi di euro. Plausibile quindi un forte collegamento tra scuole, università e lavoro e in modo di adeguare le competenze nuove che daremo ai giovani con le innovative qualifiche che richiede il mercato del lavoro”.

Condividi questo articolo:
Share on facebook
Share on twitter
Share on telegram
Share on whatsapp
no_fumo_torchiarolo

what you need to know

in your inbox every morning