A distanza di poco più di quattro anni dal restyling effettuato dall’Amministrazione Comunale, il dormitorio di via Provinciale San Vito è di nuovo totalmente inagibile. Bagni e docce funzionano per modo di dire e la struttura, adeguata per ospitare ottanta persone, ne contiene molto più del doppio. Il tutto, conseguenza del fatto che il Comune di Brindisi è stato lasciato da solo a gestire una patata bollente che non le compete. Finanche la Caritas, alla fine del 2012, ha mollato tutto ed è andata via e le forze dell’ordine si guardano bene dal mettere il naso all’interno della struttura per non dover “certificare” che non ci sono le condizioni perché resti aperta. Questa assenza di controlli comporta il fatto che la notte sono centinaia gli ospiti della struttura, molti dei quali dormono all’aperto, in compagnia di topi e blatte.
Ieri, però, il problema è stato posto nel corso dei lavori del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, svoltosi in Prefettura. Il commissario prefettizio del Comune non vuole continuare ad assumersi questa responsabilità (se succede qualcosa nel dormitorio ne risponde il capo dell’Amministrazione Comunale. Ne sanno qualcosa Mennitti, Consales e Carluccio…). Una delle ipotesi su cui si sta lavorando, pertanto, è quella di svuotare il dormitorio per effettuare lavori urgenti di ripristino delle strutture igienico-sanitarie. Nel frattempo, i circa duecento migranti verrebbero ospitati all’interno di una tendopoli da realizzare nel rione Paradiso, nei pressi del Centro di Aggregazione Giovanile, su un suolo comunale. E’ solo una ipotesi, ma siamo certi che farà molto discutere.
