“Non passa giorno senza che si sia costretti a registrare fatti ed episodi imbarazzanti che vedono protagonista l’Asl di Brindisi, e, nello specifico, la situazione di degrado assoluto in cui versa l’ospedale Perrino: dalla carenza di barelle, agli infermi tenuti per ore in qualche corridoio; dalle lenzuola mancanti nel reparto di geriatria, ai furti perpetrati ai danni dei pazienti più anziani e più indifesi; dalla sottrazione furtiva dei farmaci, ai drammi di pazienti costretti ad interrompere terapie delicatissime proprio a causa della mancanza dei farmaci necessari” scrive così l’Avv. Euprepio Curto, Coordinatore del Movimento Politico “Progetto per l’Italia”.
Le nota prosegue: “E così via, con un elenco che potrebbe continuare all’infinito sino ad includere la scandalosa situazione dei plessi ospedalieri soppressi il cui personale, però, continua ad essere ivi (in)utilizzato grazie a coperture che evidentemente non c’è interesse a fare emergere. Per non parlare della totale discrezionalità che caratterizza le procedure relative all’assegnazione e/o al trasferimento del personale infermieristico che ha dato vita ad un perverso sistema di potere sul quale sarebbe opportuno si accendessero i fari degli organismi deputati a presidiare la legalità. Per poi concludere con l’ultima “chicca”, ovvero con la notizia dei pazienti rispediti alle loro abitazioni senza aver potuto effettuare la visita prenotata con largo anticipo a causa della pressoché totale assenza di personale medico, guarda caso coincidente con lo svolgimento della festa patronale.
Ebbene, di fronte a un quadro così allarmante, con un sistema sanitario ormai fuori controllo, i vertici della sanità brindisina reagiscono con un atteggiamento che solo con un eufemismo possiamo limitarci a definire sconcertante! Secondo costoro la responsabilità di tale stato di cose andrebbe sempre addebitata ad altri: nel migliore dei casi, al personale; nel peggiore, recuperando una tesi che qualche mese fa fece molto discutere, della “Politica troppo presente nei reparti”. Mai un esame obiettivo sui guasti, ormai divenuti strutturali, del sistema sanitario brindisino, mai una seria e diligente autocritica sugli errori, sulle superficialità, sulle omissioni (alcune di assoluto rilievo) da parte di chi, in ragione del ruolo rivestito e delle funzioni assegnatigli dovrebbe quantomeno assumersi la propria quota parte di responsabilità oggettiva di un disastro che ogni cittadino tocca quotidianamente con mano!
Altro che “Troppa Politica nelle corsie!”. Semmai, il nodo del problema risiede nel suo esatto opposto: ovvero, nella latitanza di gran parte della Politica locale, e, soprattutto, nel sostanziale disimpegno di chi oggi, rivestendo ruoli tali da legittimare la propria funzione di controllo, dovrebbe far sentire un po’ di più la propria voce ai vertici della Sanità brindisina. Ai quali, e non ad altri, va imputata la gestione fallimentare della sanità brindisina”.