Nel messaggio di apertura e saluto del Ministro Urso, assente e rappresentato dal dottor Teti, è confermata la vicinanza ad un territorio profondamente amico e la determinazione di costruire in sinergia il rilancio industriale e lavorativo di Brindisi. Si fissa per il prossimo 23 ottobre altro fondamentale tavolo lavori per la Chimica, settore anch’esso meritevole di particolare attenzione.
L’ Accordo di programma in oggetto, a carattere omnicomprensivo, deve traguardare, unitamente alla transizione energetica, quella economica e lavorativa affinché la comunità brindisina non paghi il dazio conseguente al delicato momento storico.
Dal fugace intervento del Dottor Lolli per Enel, si evince, semmai ce ne fosse stato bisogno, il colpevole disinteresse per la città con cui il colosso energetico intende procedere al decommissioning che, di fatto, è già iniziato e produrrà a breve, nonostante le sollecitazioni delle organizzazioni sindacali, un vuoto occupazionale e di reddito di incalcolabili proporzioni.
Nella casa del Prefetto Sua Eccellenza Dottor Cardinale e alla presenza autorevole di esponenti di Governo, Regione Puglia, Comune e Provincia di Brindisi, hanno esplicato le proprie intenzioni di progetti industriali ben 13 aziende, italiane e non, intercettate dal MIMIT e da INVITALIA per la realizzazione di un imponente parco eolico Offshore.
Cisal, rappresentata dalla delegazione Nazionale e territoriale composta da Massimo Pagliara, Angelo Petraroli, Andrea Genoino e Giovanni Mavroidis, plaude alle istituzioni, soprattutto a quelle di espressione territoriale On. D’Attis e Caroli, per il lavoro collettivo di realizzazione del fondamentale tavolo odierno e accoglie con ottimismo i progetti industriali delle 13 aziende intervenute ma contiene ogni possibile entusiasmo e sottopone la valutazione dell’incontro attuale e dell’intero Accordo alle imminenti scadenze, che richiedono concretezza e urgenza.
Per tali ragioni, Cisal, propone la salvaguardia delle risorse con ammortizzatori sociali speciali e, ove possibile, il reimpiego immediato delle maestranze nelle opere di dismissione della centrale, in attesa della validazione e messa in opera degli investimenti prospettati, evitando che la transizione impatti negativamente sulle persone.
•UNIONE CISAL BRINDISI•