Decarbonizzazione – la protesta a Cerano del sindacato Cobas

Il Sindacato Cobas svolgerà Venerdì 17 Maggio davanti i cancelli della Centrale Enel di Cerano 2 assemblee informative sui risultati della riunione avvenuta presso la Task Force sulla occupazione regionale ,guidata dal Presidente Leo Caroli, giorno 14 Maggio.

Le 2 assemblee avranno come orario la prima dalle 6,30 alle 6,50 e la seconda dalle 7,30 alle 7,50.

Il Sindacato Cobas ha portato nel corso dell’incontro la voce della assemblea generale dei lavoratori delle ditte appaltatrici di Cerano basato su tre punti:

-Ammortizzatori sociali per avere un ombrellino per salvarsi intanto dalla disoccupazione

-Riavere intanto indietro gli impegni presi dall’Enel e scomparsi completamente.

-Ulteriori investimenti se si riescono ad attrarre cambiando alcune leggi ormai profondamente superate dai tempi.

Il Presidente Leo Caroli ha svolto la  relazione iniziale  indicando la necessità di dividere in 2 parti l’incontro:

–         Licenziamenti Sir con la necessità del loro ritiro e di interventi di sostegno attraverso gli ammortizzatori sociali

–         Chiedere alla delegazione Enel presente in forma altamente qualificata quali sono i programmi reali per la fase di “Decarbonizzazione”.

In più la necessità di cambiare alcune leggi nazionali sulle crisi cosiddette complesse per attrarre realmente investimenti per il nostro territorio

Sulla prima parte abbiamo ricevuto la disponibilità della SIR a ritirare a breve i licenziamenti e chiedere la cassa integrazione per crisi aziendale.

Questo significa nei fatti che gli ammortizzatori sociali potranno essere utilizzati per tutti.

Il Cobas ritiene questo il primo risultato che ci eravamo riproposti ed adesso tocca batterci per gli investimenti scomparsi.

L’intervento dell’Enel , incalzato fortemente dal Presidente Leo Caroli, è stato a dir poco deludente.

Solo impegni che rimangono  sulla carta e niente di concreto.

Il Cobas ha espresso un giudizio molto severo nei confronti dell’Enel,  visto che gli stessi rappresentanti dell’Enel hanno affermato che i possibili investimenti per Brindisi erano ben chiari fin dal 2019.

Il Cobas chiede che successivamente si possa realizzare un incontro governativo dove l’Enel prenda  impegni veri, dove verificare   anche la possibilità dichiarata dalla stessa società di avere avuto contatti con  altri investitori per realizzare  insediamenti produttivi nelle aree di Centrale .

Il Cobas continuerà a sostenere i lavoratori delle ditte appaltatrici in una fase difficile della loro vita e per far sì che Brindisi non diventi una scatola vuota.

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