De Luca (Propeller): Per l’Autorità Portuale occorre un profondo conoscitore del territorio che garantisca lo sviluppo dei porti del Sistema

Il porto di Brindisi vive da diversi anni un preoccupante calo di traffici, che in modo sempre più evidente mette in crisi le aziende che operano nel nostro scalo, pregiudicandone ormai i livelli occupazionali.

Come abbiamo segnalato nei nostri precedenti comunicati, il nostro porto pur vivendo un momento di profonda transizione dal punto di vista delle opere infrastrutturali, alcune delle quali saranno completate nei prossimi anni, accrescendone le potenzialità naturali di cui storicamente dispone, occorrerà mettere mani ad una effettiva strategia di rinascita che renda lo scalo brindisino, nel quadro di uno sviluppo razionale e bilanciato dei porti appartenenti all’Autorità di Sistema dell’Adriatico Meridionale, un importante e vitale polo della logistica e dell’intermodalità internazionale vocato ai traffici commerciali tra l’Europa, i paese del mediterraneo e del continente africano.

Nelle prossime settimane, si attende l’insediamento del nuovo Presidente dell’Autorità di Sistema (ADSP MAM) in tal senso il nostro Club auspica, che la nuova presidenza dell’ente sappia amministrare il porto di Brindisi e tutti gli altri porti del sistema con lungimiranza e proattività amministrativa, nel segno dell’innovazione, della sostenibilità e della rapidità d’azione e del riequilibrio dei ruoli che i vari porti del Sistema potranno giocare in modo armonico rispetto alle loro potenzialità naturali, garantendo lo sviluppo complessivo dell’intero Sistema portuale del Mar Mediterraneo Meridionale, senza assistere come accaduto per il porto di Brindisi a un progressivo calo dei traffici in assenza di strategie di sviluppo concrete, degne del suo ruolo internazionale e delle naturali potenzialità infrastrutturali, come la presenza di un’ampia area retroportuale, ottimamente collegata con le reti ferroviarie e stradali nazionali ed europee, dove realizzare lo sviluppo di poli logistici ed intermodali, strutture essenziali dell’attuale catena logistica richieste dai grandi player dello shipping internazionali, come condizione necessaria per investire sul territorio.

Si tratta di componenti ormai fondamentali per disegnare ogni strategia di sviluppo portuale, di cui un Presidente profondo conoscitore del nostro territorio, potrebbe impostare e valorizzare in tempi rapidi.

Al contempo il nostro Club, potendo contare su tante professionalità al suo interno e disponendo da sempre di una visione completa del porto, si impegnerà ancor di più per fornire, sia individualmente che congiuntamente ad altre realtà associative, spunti e proposte utili per la crescita del porto di Brindisi, a vantaggio sia della città stessa che dei territori limitrofi.

Sono tanti dunque, gli impegni, le sfide e le emergenze che graveranno sulla nuova presidenza dell’ente e, pertanto, si spera che il processo selettivo della nuova figura tenga conto di tutti questi aspetti, premiando logiche di competenza ed esperienza.

Compito del nostro Club ovviamente non è quello di indicare nomi, ma sentiamo come un nostro dovere auspicare che il futuro presidente non sia, come già a volte accaduto in in passato con risultati contraddittori paracadutato, ma che abbia nel suo identikit l’essere espressione di questo territorio.

Tale esigenza non è frutto di un preconcetto, ma da una realistica considerazione relativa al futuro del nostro porto, che dovrà lottare contro il tempo per evitare un ulteriore declino, impostare immediatamente progetti di sviluppo in grado di trovare traffici in sostituzione di quelli venuti meno a causa della chiusura del polo energetico, capaci di salvare il comparto delle aziende che operano nel porto e nel suo indotto.

Tutte ragioni che non consentono una lunga stagione di “apprendimento” a disposizione del nuovo presidente dato il livello di crisi del nostro porto, il fattore tempo è essenziale.

Il porto di Brindisi deve poter contare su un presidente operativo dal primo giorno, in grado di affrontare da subito i problemi segnalati.

                                                                                            Maria De Luca

                                                                                               Presidente

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