In questa terza sessione degli incontro di studio su Dante Alighieri. I riflessi nella storia e nella cultura del Salento si affrontano temi che coinvolgono, direttamente o indirettamente Terra d’Otranto e Brindisi nella loro funzione di raccordo e comunicazione fra Oriente e Occidente sia sul piano della trasmissione culturale che su quello del concreto scorrere di merci e persone tra i due mondi.
Il rapporto di Dante con l’Oriente nel disegno della Commedia è stato nel complesso ampiamente reinterpretato negli ultimi decenni. Il tema della presenza della materia orientale nell’opera dantesca, dopo essere stato affrontato nei primi decenni del Novecento in maniera sbrigativa o sbilanciata, nettamente verso la ricerca delle fonti islamiche nella Commedia, è stato anche di recente riproposto in una prospettiva più ampia e articolata. Studi, quale quello di Brenda Deen Schidgen (Dante e l’Oriente, Salerno Editrice, 2026) hanno analizzato il significato della geografia dantesca, la concezione dell’Est, la critica nei confronti delle crociate, il problema dibattuto della salvezza dei popoli vissuti fuori dai confini del mondo cristiano e l’importanza dei mirabilia: dall’esame attento di questi aspetti emerge una visione differente del rapporto di Dante con l’Oriente, letta in funzione del disegno complessivo della Commedia. Andrea Celli (Dante e l’Oriente. Le fonti islamiche nella storiografia novecentesca, Carocci editore, 2016) ha analizzato e compiutamente esposto il controverso dibattito sulle cosiddette “fonti orientali” di Dante. Celli ha indagato le premesse ideologiche e i motivi di suggestione mitico-estetica dell’interesse per i “fatti di trasmissione culturale” tra Medioevo europeo e mondo arabo-islamico. Molto dissimile era stato l’approccio al tema di tre diversi studiosi: Enrico Cerulli, Ernst Kantorowicz e Leo Spitzer. Degli interventi di Enrico Cerulli, che rinnovarono sostanzialmente gli studi dell’islamista Miguel Asín Palacios, ricordati i presupposti “pragmatici” e politici. Il loro sfondo storico è infatti il colonialismo italiano e la successiva decolonizzazione. Nel caso di Kantorowicz, il rapporto tra l’Oriente islamico e Dante (“erede” di Federico II) è invece una suggestione orientalista solo accennata ma rilevante. Essa va ricollegata al revival nel primo Novecento tedesco dell’idea di impero. In Kantorowicz l’impiego di questa nozione si tinge di valenze universaliste, attraverso il riferimento a Dante, a Nietzsche, al Mediterraneo e all’Oriente. Come emerge dalla discussione introno alle tesi di Spitzer, il dibattito è segnato da una suggestione utopica: quella di una possibile sintesi tra universi altrimenti antagonisti.
Nel complesso paiono porsi nuovi interrogativi: La Commedia può essere considerata come una nuova crociata o come un pellegrinaggio con lo scopo di salvare l’Europa? Si tratta di viaggi, percorsi che attraverso l’esteriore comunicano nuove consapevolezze del sé; scrisse Paul Bowles (1910-1999), “Non si considerava un turista bensì un viaggiatore, e spiegava che si tratta in parte di una differenza temporale. Dopo poche settimane, o pochi mesi, il turista si affretta a tornare a casa; il viaggiatore, che non appartiene ad alcun luogo in particolare, si sposta lentamente da un punto all’altro della terra, per anni”.
PROGRAMMA
Indirizzi di saluto
Riccardo RossiSindaco di Brindisi
Raffaella ArgentieriPresidente della Fondazione Di Giulio
Teresa NacciPresidente del Comitato di BrindisiSocietà Dante Alighieri
Coordina e introduce i lavori
Ettore CatalanoProfessore onorario di letteratura italiana – Università del Salento
Interventi
Emanuele AmorusoBrigata Amatori Storia e ArteViaggi, viaggiatori, mete, ritorni
Benedetto LigorioUniversità La Sapienza – RomaDante cripto-ghibellino nella modernità dell’Oriente europeo (Balcani, Polonia, Russia)
Organizzazione
Comune di BrindisiSocietà di Storia Patria per la Puglia, sezione di BrindisiFondazione “Tonino Di Giulio”, BrindisiSocietà “Dante Alighieri”, BrindisiHistory Digital Library, Brindisi
AdesioniIn_Chiostri, BrindisiAdriatic Music Culture, Brindisi