D’AMORE – ADESSO AL LAVORO PER DARE DIGNITA’ A BRINDISI NELLA NUOVA CAMERA DI COMMERCIO

Con grande enfasi e soddisfazione, il Ministro Patuanelli (5 Stelle), nel corso dell’Assemblea
Nazionale Unioncamere del 21 ottobre, ha annunciato che entro la fine della prossima settimana
procederà alla nomina del Commissario Straordinario della Camera di Commercio di Brindisi, atto
propedeutico al definitivo accorpamento del nostro Ente con quello di Taranto.
Una decisione che arriva dopo circa due mesi di intenso lavoro, che aveva come solo obiettivo quello
di salvare un altro importante strumento per il rilancio economico della nostra Provincia.
Un lavoro svolto in sinergia anche con la Camera di Commercio di Taranto e con il coinvolgimento
di tutto il gruppo dirigente della Camera di Commercio di Brindisi (che mi onoro di rappresentare),
delle Associazioni Imprenditoriali, di diversi deputati e senatori e che ha visto il coinvolgimento
anche di importanti esponenti politici nazionali (in particolare Lega, Forza Italia a Fratelli d’Italia).
Un lavoro che purtroppo non è bastato a rivendicare la nostra autonomia e l’importante ruolo che
la Camera di Commercio svolge (ed avrebbe continuato a svolgere) sul territorio, soprattutto in
questo ultimo difficile anno di emergenza economica e sanitaria.
Una battaglia che sono stato orgoglioso di portare avanti, anche nel nome del mio compianto
predecessore Dr. Malcarne.
Una esperienza che, comunque, ha risvegliato in molti di noi un maggiore senso di appartenenza e
la voglia di continuare insieme il difficile lavoro di rilancio del nostro territorio, con nuove intese tra
le nostre Associazioni, nuove sinergie e nuovi obiettivi comuni.
Dopo questa scellerata decisione, infatti, il mio compito sarà quello di traghettare e rappresentare
il nostro territorio, le sue imprese e tutte le nostre Associazioni (da Confesercenti a Confindustria,
da Confcooperative a Confagricoltura, nessuna esclusa) nella definizione dell’assetto politico e
istituzionale della nuova Camera Commercio BR-TA, per garantire che il nuovo Ente possa
comunque lavorare e rappresentare le esigenze economiche ed occupazionali, fino a ieri tutelate
dal lavoro delle singole Camere di Commercio oggi costrette ad un accorpamento privo di logica.
Per gli antichi Romani la peggiore delle condanne non era la morte ma l’esilio in paesi lontani;
ebbene, noi non intendiamo abbandonare questa terra e lavoreremo ancora con maggiore impegno
affinché nessuno debba più lasciare questa Provincia in cerca di un “futuro diverso” e, tutti insieme,
lavoreremo per garantire ai nostri figli un “futuro migliore”.

Dottor Antonio D’Amore
Presidente della Camera di Commercio di Brindisi

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