Dal 3 luglio nel Castello di Carovigno la mostra “Nelle nostre stanze” di Giuseppe Ciracì

Giuseppe Ciracì
NELLE NOSTRE STANZE
A cura di Antonello Tolve
Castello Dentice di Frasso, Carovigno (BR)
3 luglio | 6 Ottobre 2024
Opening: 3 luglio ore 19.00
Mercoledì 3 luglio alle ore 19:00, presso il Castello Dentice di Frasso di Carovigno, verrà
inaugurata la mostra Nelle nostre stanze di Giuseppe Ciracì, promossa dall’Associazione Le
Colonne e il PAST Puglia, in collaborazione con Kyro Art Gallery di Pietrasanta e patrocinata da
Regione Puglia, Provincia di Brindisi e Comune di Carovigno.
All’inaugurazione saranno presenti la presidente dell’Associazione Le Colonne, Anna Cinti, il
sindaco di Carovigno Massimo Lanzillotti, il consigliere regionale Alessandro Leoci e il curatore
della mostra Antonello Tolve.
La mostra sarà ospitata all’interno del Castello fino al 6 Ottobre, impreziosendo la visita del
maniero, già custode di una ricca storia millenaria, per tutto il periodo estivo.
Pensato per gli ambienti del Castello Dentice di Frasso, e più precisamente per i raccolti locali del
piano nobile, Nelle nostre stanze è un racconto diviso in cinque tappe, in cinque sale comunicanti e
distanziate tra loro su due livelli specifici, dove Giuseppe Ciracì narra, mediante opere di piccole
medie e grandi dimensioni, molte delle quali realizzate appositamente per l’occasione, tante storie
che si mescolano tra loro e che nel contempo ruotano attorno alla vicenda maestra di Alfredo e della
sua adorata consorte, Elisabetta, ultimi eredi e abitatori di un luogo – dimora d’amore – che «con
grande sensibilità ed acume curarono insieme» sin dal 1905 per trasformarlo in ambiente di vita
quotidiana.
Spazio fisico e metaforico, ogni stanza usata dall’artista è oggi locale in cui sostare, luogo
attraversato e vissuto da ricordi indelebili (all’indomani della scomparsa di Elisabetta, Alfredo
annota una frase amara da cui Ciracì trae il titolo dell’esposizione – «è atroce, mi devo muovere
nelle nostre stanze, nel suo giardino dove tutto è lei che non c’è e che non tornerà mai più»), ma è
anche giardino d’utopia dove poter sperimentare la magia di ogni eterotopia, è camera munita di
soglie che delimitano e che si presentano come inevitabili zone di transito, brani che uniscono il
prima e il dopo, confini che separano e che raccordano luoghi psichici diversi.
Muovendosi con disinvoltura tra il disegno la pittura e il libro d’artista (inteso, quest’ultimo, come
oggetto del sapere o come compatto corpo culturale), Ciracì mostra sempre uno sguardo affilato,
determinato da un’indagine alquanto meditata, capace di cogliere l’eredità di artisti quali Leonardo,
Raffaello o Caravaggio, per riproporla – applicarla – in percorsi inediti, legati a prese dirette della
realtà, a lessici familiari, a percorsi privati e soggettivi. Ogni superficie, che sia tela intelaiata o
carta o cartone, è da lui infatti trattata come un banco di prova analitica dove non solo si avverte
l’idea di abitare il tempo da latitudini differenti, ma anche di adattare (finanche adottare) lacerti di
storie e di intrecciarle tra loro per dar vita a raffinate e morbide fantasie d’avvicinamento, a sogni
che non possono vederci né tantomeno sognarci.
Giuseppe Ciracì (Brindisi, 1975) si diploma presso il Liceo Artistico Edgardo Simone di Brindisi e
prosegue gli studi in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Lecce. Avvia il suo percorso
professionale in Puglia per poi trasferirsi, nel 2003, a Milano dove sviluppa le ricerche nell’ambito
della pittura figurativa, impegnandosi in un’originale rilettura della storia dell’arte antica e
moderna.
Nel 2007 collabora con i suoi dipinti al film-documentario Sigmund Freud, Il grande pensatore per
la regia di Ferruccio Valerio e focalizza l’intera produzione sul tema del ritratto per poi approdare
alla serie polimaterica ispirata ai fogli di Windsor di Leonardo da Vinci (2011-2014).
Nel 2015 viene selezionato dal critico Alberto Dambruoso a partecipare alla Residenza Artistica
BoCs Art di Cosenza.
Prende parte a numerose collettive e personali in Italia e all’estero ed è stato finalista in diversi
premi nazionali tra cui il Premio Celeste, il Premio Arte Mondadori, il Premio Arte Laguna di
Venezia, il Premio di Pittura Zingarelli Rocca delle Macìe, il Premio Ora e ha vinto la 2^ edizione
del Premio di Pittura Giuseppe Casciaro.
Attualmente è impegnato nel progetto editoriale Gli origami di Stendhal, a cura di Francesca
Londino, una collana di racconti dedicata al connubio arte e scrittura per la quale ha illustrato le
copertine e i frontespizi interni dei volumi.
Nel suo lavoro più recente, al virtuosismo della tecnica affianca l’incompletezza della figurazione; i
suoi dipinti, simili a carte che il tempo cancella, trasforma (o progressivamente disvela) sono il
risultato di un lungo percorso di pensiero compiuto tra possibilità della mano e azione creatrice
della natura.
Vive e lavora a Brindisi dove è titolare della cattedra di Discipline Pittoriche presso il Liceo
Artistico Musicale Simone – Durano.
In Italia è rappresentato da Kyro Art Gallery di Pietransanta – www.kyroartgallery.com

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