DAL 18 MAGGIO TORNANO LE CELEBRAZIONI CON IL POPOLO
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Finalmente, dal 18 maggio, tornano le celebrazioni con il popolo. Molte saranno le attività che riprenderanno in quella data e tanta era l’attesa per quanto riguarda le messe. Le Chiese sono rimaste sempre aperte in questo periodo di pandemia, chi ne avesse sentito la necessità, si è potuto recare a pregare, ovviamente seguendo le direttive. Dal 18, però, si potranno celebrare le Sante Messe in presenza dei fedeli. Ne abbiamo parlato con don Mimmo Roma, il parroco della Cattedrale, che ha focalizzato l’importanza di riprendere un dialogo non più soltanto virtuale con tutti. In questi due lunghi mesi terribili, durante i quali, tutti ci siamo sentiti senza certezze per il futuro, la Chiesa ha cercato in tutti i modi possibili di continuare ad avere un rapporto con i fedeli. La tecnologia si è rivelata essenziale. Abbiamo potuto seguire le messe domenicali ma, sicuramente, è mancata la possibilità di prendere la Comunione. Adesso è tutto pronto per riprendere in sicurezza, attenendosi alle precauzioni per continuare a tenere sotto controllo il virus. Nella Cattedrale sono già state predisposte le indicazioni per un corretto accesso e per il posizionamento dei posti a sedere. È tutto pronto e mancano ormai pochi giorni. È tanta l’emozione che si percepisce e tanta è la voglia di riprendere, almeno parzialmente, una vita normale. In questi mesi, don Mimmo ha organizzato degli interessanti dialoghi generativi con importanti personaggi che hanno approfondito varie tematiche e che, sicuramente, continueranno anche in futuro. Ogni domenica, inoltre, alle 11.30, sempre con i gollegamenti via web, ha tenuto un dialogo con tutti, proprio per fare sentire ancora di più la vicinanza. Molto seguito anche il Rosario giornaliero con il collegamento dalle case che ospitano la statua della Madonna nel mese di maggio. Virtualmente, siamo sempre stati in contatto e adesso siamo tutti pronti a tornare alla realtà dei rapporti veri. Non dimentichiamo, però, che in questa seconda fase, dobbiamo continuare a stare attenti e a non abbassare la guardia. La “guerra” non è ancora vinta. Anna Consales
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