Si rifiutano di parlare con in vertici di Enel i quattro lavoratori di Wcs saliti questa mattina sul terrazzo del gruppo 1 della centrale Enel di Cerano minacciando di lanciarsi nel vuoto se non viene riconosciuto il loro diritto al lavoro. “Non vogliono parlare con nessuno tranne che con me, di Enel non vogliono sentire parlare” racconta Alfio Zaurito che della Uilm Brindisi che segue la loro vicenda da mesi ovvero dalla sostituzione dell’appalto Wcs dalla subentrante Sea di Trepuzzi alla Centrale Federico II. Nei giorni scorsi un accordo sottoscritto in prefettura che prevede il riassorbimento di parte dei lavoratori da Sea: 12 restano in Centrale con altre ditte appaltatrici mentre i 10, che protestano dovevano essere riassorbirti da Sea ma non piacciono le condizioni che la nuova bozza di contratto prevede, come il taglio degli scatti di anzianità e l’abbassamento dei livelli contrattuali che farebbe perdere circa 230 euro al mese. “Non intendiamo subire e scontare i problemi di Enel” fa sapere Zaurito. E la protesta continua.