DA “CITTA’ DEL CEMENTO” A “CITTA’ DEI PARCHI”. MA SAPPIAMO SOLO LAMENTARCI E DISTRUGGERE TUTTO…

Quanto accaduto ieri nel Parco del Cillarese induce a fare alcune riflessioni sulla totale mancanza di senso civico da parte dei brindisini.

Partiamo da un dato: fino agli anni novanta la città di Brindisi figurava agli ultimi posti in quanto a verde pubblico, con tanti quartieri aggrediti semplicemente dal cemento. Il primo a porsi il problema di invertire la rotta fu il sindaco Antonino il quale programmò la nascita dei primi parchi. Successivamente il sindaco Mennitti ha inaugurato il bellissimo Parco Di Giulio (un bellissimo spazio verde nel cuore della città). Al sindaco Consales è toccato il compito di completare e inaugurare il Parco del Cillarese (uno dei più grandi parchi urbani della Puglia), così come di reperire le risorse e inaugurare altri due parchi cittadini, quello di Sbitri e quello bellissimo di Punta del Serrone. E durante lo stesso mandato sindacale a Brindisi sono nati ( tra i primi in Puglia) due “Dog Park”.

Ci sono tutti i presupposti, insomma, per dire che adesso Brindisi è una città “verde”. All’attuale Amministrazione tocca il compito di promuovere una consulta cittadina del volontariato in campo ambientale per impegnare proprio i volontari nella custodia e nella tutela dei parchi. Il tutto, con esborsi non esorbitanti. E poi bisogna creare (così come fatto nel Parco Di Giulio) punti di ristoro anche negli altri parchi (ma perché è stato ritirato il bando del Cillarese?). Senza una sana convivenza tra pubblico e privato non si va da nessuna parte. Così come non si va da nessuna parte senza l’impegno e il rispetto del bene comune da parte dei cittadini. Forse ci si dovrebbe lamentare un po’ di meno e pensare che a Brindisi abbiamo tante cose che altri non hanno, soprattutto in termini di bellezze ambientali.

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