CURTO: “DELLA SOLIDARIETA’ DI ALCUNI SOGGETTI NON SO CHE FARMENE! LA TENGANO PER SE’ E PER I LORO PARI!”

Una nota di commento al vetriolo quella inviata dal consigliere e coordinatore di Progetto per l’Italia, Euprepio Curto, vittima come il sindaco di Francavilla Fontana, Maurizio Bruno, pochi giorni fa, di un vile atto intimidatorio: l’invio di due lettere di minacce con annessi proiettili intercettate negli uffici di smistamento postale di Modugno prima che giungessero a destinazione.

Scrive Curto: “Ho molto apprezzato la tempestività e la  sensibilità con cui l’On.le Nicola Ciracì  si è reso interprete degli inquietanti interrogativi seguiti all’atto intimidatorio di cui sono stato destinatario insieme al sindaco di Francavilla Fontana, Maurizio Bruno.

Evidentemente  il parlamentare di Direzione Italia ha colto appieno la gravità dell’episodio, a differenza di altri che,  pur avendo ricoperto  la  stessa  prestigiosa funzione, non hanno trovato di meglio che imbizzarrirsi (l’ espressione non è casuale)  sfogando i propri infantili  istinti, lasciandosi andare ad insolenze che, più che offendere la mia persona, sviliscono   i ruoli  fino a qualche tempo fa  da costoro  ricoperti.

Ovviamente, non replicherò a questi figuri utilizzando il loro  armamentario lessicale tipico dei macellai del bon ton. E pertanto non li correggerò dicendo loro  che utilizzare l’espressione “l’italiano”, quando ci si riferisce  alla “lingua italiana”, costituisce un oltraggio a quest’ultima.

Né  dirò loro  di  non   preoccuparsi del mio futuro politico in quanto, anche ove dovesse terminare domani, non mi vedrà per nulla angosciato,  poiché avverto l’orgoglio  di aver ricoperto per ben quattro legislature la carica di Senatore della Repubblica, per una quella di Consigliere regionale, e di essere stato sempre, dalla introduzione della preferenza unica in poi,  il più votato nella  mia città,  a differenza di chi, checché  se ne dica,  ha comunque subito anche  l’umiliazione di non essere stato  eletto, ma solo ripescato, in Consiglio comunale.

Dirò, invece, a costoro  che con l’ultima demenziale sortita hanno, probabilmente,  e definitivamente, condannato il centrodestra francavillese alla irrilevanza politica.

Dirò loro che così facendo, consapevoli o meno, poco importa!, hanno fatto un favore grande quanto una casa  a chi ha cercato – senza riuscirci – di intimidirmi.

Dirò   che della loro solidarietà, ipocrita e falsa, non so che farmene.  Se la tengano e la riservino  a se stessi  e ai loro pari.

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