Nella suggestiva ” Sala Reale” del Grande Albergo Internazionale, Walter Cerfeda ha presentato il suo romanzo: ” Allegoria” . Moderatrice dell’ incontro, la giornalista Antonietta Fulvio. Ha introdotto i lavori, la prof. Teresa Nacci, Presidente della Società ” Dante Alighieri” , Comitato di Brindisi, che non ha nascosto la sua soddisfazione per essere riuscita ad organizzare la tappa brindisina dell’ autore, all’ interno del ” Tour nel Salento” di ” Allegoria” . La prof. Nacci parla con entusiasmo di questo romanzo storico che tocca temi di attualità, partendo da Otranto e dalla strage compiuta dai turchi nel 1480. È toccato, poi, al prof. Mimmo Tardio, scrittore noto negli ambienti culturali cittadini, riuscire ad entusiasmare i presenti, introducendoli nel romanzo vero e proprio. Il prof. Tardio ha apprezzato il lavoro del Cerfeda, ne parla come di un romanzo che prende, coinvolge, anche se può apparire un po’ complicato, forse, perché ” a più strati” , frutto di una iniziale narrazione giornalistica. Il narrante, è una persona che ha a che fare con il Papa e tante altre persone importanti. È rimasto colpito anche dal fatto che uno studioso di Pavia, si sia innamorato del Salento. Tardio insiste molto sul fatto che, oggi, abbiamo perso la memoria storica e, se non conosciamo la storia, non possiamo capire niente del presente. Nel libro, lo ha colpito molto, la capacità ” paesaggistica” , ” romantica” e, per alcuni versi, gli ha ricordato il famoso film di Salvatores: ” Mediterraneo” . È un libro storico, bellissimo, che guarda, anche, ai nostri giorni. Due figure vengono approfondite, salvate, nel romanzo: il Papa e Alfonso D’ Aragona. La ricostruzione storica è portata avanti in modo ineccepibile, c’ è, infatti, un’ assoluta plausibilità storica. C’ è, inoltre, un campionario di umanità molto vario, in cui l’ autore salva, appunto, solo alcuni personaggi. Il Salento viene narrato nella sua natura, nei suoi tramonti…Il romanzo ha una storia semplice, di un giornalista vaticanista che si interroga su tante cose del passato, anche se, alla fine, risulta essere, anche, un romanzo che parla dei nostri tempi. Il prof. Tardio conclude dicendo che un libro di questo tipo, serve anche ai giovani, perché il racconto del passato, se fatto in modo leggero, aiuta a comprendere meglio il presente. Molto interessante e soddisfacente l’ intervento di Mimmo Tardio. Ha preso la parola, quindi, Walter Cerfeda che ha puntualizzato il fatto che in un romanzo storico, tutta l’ ambientazione deve essere ricostruita in modo perfetto, non allontanandosi mai dalla realtà di come sono andate effettivamente le cose. Il periodo trattato nel libro, è affascinante e, se si vogliono ricostruire le ragioni di quel fascino, bisogna ricostruire esattamente la realtà. Durante l’ incontro, la poetessa Fabiana Lubelli, ha letto alcuni passaggi del romanzo. È stata una serata veramente interessante e culturalmente motivante. Anna Consales