di Carmen Vesco
Prosegue la battaglia del Movimento spontaneo brassicolo partito dalla Puglia, precisamente dal Salento, per estendersi in tutta Italia.
In settimana sono stati ascoltati da Confesercenti e Camera di commercio Brindisi che hanno preso in carico le loro istanze e le porteranno all’attenzione dei tavoli tematici nazionali.
Gli ormai 50 birrifici pugliesi, lucani, calabresi, siciliani e toscani chiedono: un codice Ateco proprio diverso dalla produzione industriale e poter accedere ai ristori e la proroga di un anno per l’installazione del “contralitri”.
Una spesa troppo onerosa in questo momento difficile.
I piccoli produttori sono fermi dallo scorso 31 dicembre, termine ultimo per mettersi in regola con l’istallazione. Ma la produzione era già ridotta del 90 per cento, dato che i piccoli birrifici non vendono alla GDO come i grandi marchi, ma ai ristoranti, pub e bar, oggi chiusi a causa del lockdown.
Le interviste
Al portavoce Davide Allegretti
https://www.facebook.com/226687817889472/videos/452620582775322
Michele Piccirillo Confesercenti Brindisi
https://www.facebook.com/vieniaviaggiareinpuglia/videos/690803831597142
Tony D’amore Camera di commercio Brindisi
https://www.facebook.com/vieniaviaggiareinpuglia/videos/845920619308517