La criminalità organizzata in provincia di Brindisi e, più in generale, nel Salento? Non preoccupa, in quanto si registra una situazione di stallo, con una sorta di pax tra i gruppi operanti. Lo afferma la Direzione investigativa antimafia di Lecce (che ha competenza sulle province di Lecce, Brindisi e Taranto) nella relazione relativa al primo semestre del 2016, presentata stamani a Lecce dal vice questore aggiunto Carla Durante.
Nel rapporto viene confermato che le principali attività illecite sono quelle legate al traffico di sostanze stupefacenti, grazie alla vicinanza con l’Albania. Per quanto riguarda l’usura, invece, è difficile fare delle stime perché in molti non denunciano. Costante il dato riferito alle estorsioni, mentre non si deve abbassare la guardia per ciò che concerne le infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici. Grande attenzione va riservata anche al comparto turistico, visto che fa gola a molti.